×

Messaggio

EU e-Privacy Directive

Questo sito utilizza cookies tecnici e sono inviati cookies di terze parti per gestire i login, la navigazione e altre funzioni. Cliccando 'Accetto' permetti l'uso dei cookie, cliccando 'Rifiuto' nessun cookies verrà installato, ma le funzionalità del sito saranno ridotte. Nell'informativa estesa puoi trovare ulteriori informazioni riguardo l'uso dei cookies di terze parti e la loro disabilitazione. Continuando nella navigazione accetti l'uso dei cookies.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Visualizza la normativa europea sulla Privacy.

View GDPR Documents

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.
Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Sono numerose nelle Marche le criticità aperte in tema di riordino della rete ospedaliera. Abbiamo anche di recente ricordato i ritardi nell’applicazione delle indicazioni del DM 70/15 e quasi ogni settimana escono specie nei giornali locali, cartacei e/o in rete, articoli che segnalano forti criticità ricorrenti specie in alcune aree della Regione. Tra queste criticità c’è ad esempio quella relativa all’Ospedale Unico del Piceno. Se con un motore di ricerca vado su internet usando le parole “Ospedale unico del Piceno”  mi faccio subito una chiara idea di quanto sia sentito il tema. Non è un caso che uno degli articoli parla di “ospedale della discordia”. Ma la stessa cosa avviene se cerchiamo Ospedale Unico Marche Nord, per la cui “non” realizzazione è stata aperta su change.org  una petizione, o se cerchiamo “difesa dell’Ospedale di Senigallia” o anche  “difesa dell’Ospedale di Jesi”.

Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Antonio (Marracino) è un amico, un collega ed il mio medico di fiducia. In occasione delle mie visite periodiche (è lui che visita me!)  dedichiamo sempre qualche minuto al confronto sui temi della sanità pubblica, tema che appassiona entrambi. Per questo cerco di essere l’ultimo ad essere visto nel suo ambulatorio. Pochi  giorni fa si è tenuto il congresso nazionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale dove sono emersi temi di grande interesse. Antonio mi è sembrata la persona giusta per commentare quello che è stato discusso in quel congresso. Al solito le domande sono in grassetto.

Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Ieri nel giro di poche ore molte telefonate mi hanno raggiunto comunicandomi la morte del dott. Antonio Aprile. Antonio è stato per molti anni un protagonista della sanità pubblica marchigiana. Non ho bisogno di un suo curriculum per ricordarmi alcuni dei passaggi più importanti della sua vita professionale. E’ stato dal 1 gennaio 1997 Direttore Generale della ASL 7 di Ancona appena scorporata dalla neonata Azienda Ospedaliera Umberto I. Poi è stato il primo Direttore Generale della neonata Azienda Sanitaria Unica Regionale che ha diretto per diversi anni prima di diventare Direttore Generale dell’INRCA. Poi ha proseguito la sua attività nella sanità privata tornando al Gruppo Santo Stefano (oggi Kos Care) dove aveva lavorato già lavorato nel primo periodo della sua vita professionale. Queste le parole di Enrico (Brizioli), amministratore delegato di Kos Care: “Perdiamo un caro amico con cui ho condiviso più di 30 anni di lavoro comune in differenti ruoli e perdiamo una colonna della nostra azienda, un professionista dalle grandi doti organizzative, con una spiccata capacità di proiettarsi in avanti, anticipando i tempi con una visione lungimirante e completa dei temi legati alla sanità di cui aveva una grande padronanza”.

Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Sono uno di quei medici, come dice un mio amico, che non ha mai visto un paziente in pigiama (buon per lui, per il paziente intendo dire, peraltro!). Quindi provo un grande rispetto per quei medici che svolgono attività clinica con tutte le responsabilità del caso. E per lo stesso motivo sarei tentato di non entrare nel merito del tema  molto caldo che sto per affrontare: il rapporto tra la professione medica e le “nuove” professioni sanitarie. Ma è un tema troppo importante per non porlo all’attenzione di chi (come coloro che ci leggono) vive con passione i problemi della nostra sanità pubblica.

Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

E’ uscito ieri un comunicato stampa della CGIL, CISL e UIL sulla sicurezza sul lavoro nelle Marche che riprende un tema da noi di recente trattato in un post pure “ispirato” da un documento sindacale.

Questo un ampio  stralcio del comunicato stampa:

Joomla SEF URLs by Artio