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Cittadinanzattiva ha pubblicato il Rapporto dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità, edizione 2016, sulla base di quanto riportato nel Comunicato stampa ecco i passi dove sono citate le Marche:

Liste di attesa in aumento, non solo al Sud. Troppe variabilità sui ticket
Sono in particolare i cittadini di Abruzzo, Basilicata, Campania, Liguria, Marche, Puglia a segnalare, lo scorso anno al Tribunale per i diritti del malato, il problema delle difficoltà di accesso alle prestazioni a causa delle liste d’attesa; ma non mancano anche difficoltà per i cittadini della Toscana, dell’Emilia Romagna e dell’Umbria nonostante abbiano avviato politiche regionali di governo dei tempi d’attesa. 

Oncologia: servizi e tempi di attesa differenti di regione in regione
Sebbene l’incidenza dei tumori, in particolare di alcuni, sia inferiore al Sud, nelle regioni meridionali e nelle isole il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è inferiore rispetto al Nord (49% vs 52%, mentre al Centro si attesta al 51%). 
in Italia, le reti oncologiche sono attive solo in 6 regioni (prevalentemente nord) ed inoltre hanno caratteristiche molto difformi tra loro: Piemonte, Lombardia, Toscana, Trentino, Umbria e Veneto. Mancano invece all’appello Abruzzo, Calabria, Basilicata, Marche, Molise e Sardegna. Nelle restanti regioni sono in via di implementazione.

Ticket e superticket. L’importo del ticket per le prestazioni sanitarie varia di regione in regione. Ad esempio, per una visita specialistica si passa dai 16,5 euro delle Marche ai 29 del Friuli Venezia Giulia, per l’analisi dell’ormone della tiroide (TSH) si passa dai 5,46 della Liguria ai 13,22 della Sardegna. Per quanto riguarda il superticket sulla ricetta, solo Basilicata, Sardegna e Provincia autonoma di Bolzano non lo applicano, 8 Regioni (Abruzzo, Liguria, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia) applicano la quota aggiuntiva di 10 euro su ogni ricetta, le restanti applicano misure alternative alla quota fissa.

Emergenza-urgenza: le differenze nelle attese dei mezzi di soccorso
Il tempo ritenuto accettabile per un soccorso efficace degli operatori sanitari è compreso entro i 18 minuti, ma le differenze regionali riscontrate dall’ultimo monitoraggio LEA sono notevoli: punte minime si registrano in Liguria (13 minuti), Lombardia (14 minuti), Lazio (15 minuti), Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. Alcune regioni, invece, fanno registrare intervalli di attesa fuori dal range di normalità: è il caso in particolare della Sardegna (23 minuti), della Calabria e Molise (22 minuti) ma soprattutto della Basilicata (27 minuti). È interessante notare che alcune regioni peggiorano i loro risultati ed in particolare la PA di Bolzano che dai 10 minuti del 2014 passa ai 19 minuti del 2015.

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