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Nel 40 anniversario dell'approvazione della legge 194  del 22 maggio 1978, è prevista una manifestazione il 22 maggio in piazza del Popolo a Fermo nel pomeriggio del 22 maggio prossimo per chiedere la piena applicazione della legge 194 nelle Marche.

In particolare si raccoglieranno delle firme su un appello dal titolo  "aborto: la Regione Marche è fuori legge"  chiedendo che la magistratura valuti eventuali responsabilità delle istituzioni sanitarie regionali.

Appello   -   Aborto: la Regione Marche è "fuori legge"

Preso atto che nella Regione Marche  la legge 194/78 sull’interruzione volontaria della gravidanza non è applicata perché:

- i consultori familiari non svolgono più quella funzione per la quale erano previsti come quello di assistere la donna in stato di gravidanza, prevenzione, pianificazione familiare, educazione sessuale e contraccezione,                                                                                                                                                      

- in  alcune  strutture  sanitarie viene limitato l’accesso alle sole residenti e addirittura  all’ l’ospedale “Murri” di Fermo, a causa  della totalità  di personale  obiettore  di  coscienza,  il  servizio  dell’IVG  non è garantito e  questo  in contrasto con i  dettami  della  legge che impone alle Regioni  in ogni caso di garantire l'accesso a questo servizio dell’ IVG anche attraverso la mobilità del personale (art.9 l.194),

- per quanto riguarda  poi  l'aborto farmacologico  con  la pillola RU486,  la  Regione Marche, in spregio del dettato della legge (art.15 l.194) non si è allineata alle buone pratiche cliniche in quanto,  oltre a non aver autorizzato il suo  l'utilizzo in  tutto  il  territorio  regionale, ma al momento  solo  in  via  sperimentale  a Senigallia,  oltre a non aver  ammesso anche il regime ambulatoriale per la IVG farmacologica, non ha neanche ammesso  la pratica dell’IVG in regime di day-hospital  come fatto in altre Regioni, in virtù del diritto delle donne a scegliere e della adeguatezza delle prestazioni sanitarie.

I sottoscritti cittadini italiani chiedono:

che la magistratura  si attivi per valutare e verificare eventuali responsabilità dei dirigenti delle istituzioni sanitarie della Regione Marche per la mancata applicazione della legge 194 nelle Marche   e in particolare del fatto che all’ Ospedale “R.Murri” di Fermo da sempre non si può accedere al servizio dell’interruzione volontaria  della gravidanza mettendo a rischio la salute riproduttiva delle donne.

 

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