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Dai bilanci di esercizio ASUR ricaviamo queste due tabelle che ci aiutano a capire (no, forse è meglio il termine: quantificare) l'incremento dei costi per l'acquisto di prestazioni dai privati contrattualizzati  dentro la Regione. Nel giro di 5 anni (dal 2014 al 2018) la spesa è passata da 295,8 milioni di euro a 350,7 con un incremento del 18,6%. Nel frattempo il finanziamento del Servizio Sanitario Regionale è rimasto sostanzialmente invariato.

Al momento sono previste agli atti due nuove Case di Cura Private (Fano e Sassocorvaro) come pure è previsto  l'avvio della attività di una nuova struttura socio-sanitaria a larga partecipazione privata a Villa Fastiggi di Pesaro.

Troppo privato allora? Risposta non semplice. Si tratta molte volte  di un privato che garantisce una assistenza di qualità. E allora? E allora i problemi sono come minimo due:

  • quali scelte programmatorie sostengono queste scelte (nel Piano, se è un piano, non ve n'è traccia)?
  • quando avverrà il potenziamento dell'offerta pubblica laddove è carente e il privato non può sostituire (prevenzione e cure primarie)?

Se si conoscesse la risposta a queste domande il titolo potrebbe anche cambiare (Tipo: Per fortuna abbiamo il privato!), ma per come stanno le cose oggi questo trend non ci può tranquillizzare. Tanto più che altro privato bolle in pentola e presto ne riparleremo. Me lo sento.

 

 

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