×

Messaggio

EU e-Privacy Directive

Questo sito utilizza cookies tecnici e sono inviati cookies di terze parti per gestire i login, la navigazione e altre funzioni. Cliccando 'Accetto' permetti l'uso dei cookie, cliccando 'Rifiuto' nessun cookies verrà installato, ma le funzionalità del sito saranno ridotte. Nell'informativa estesa puoi trovare ulteriori informazioni riguardo l'uso dei cookies di terze parti e la loro disabilitazione. Continuando nella navigazione accetti l'uso dei cookies.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Visualizza la normativa europea sulla Privacy.

View GDPR Documents

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.
Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Possiamo dare per una volta un consiglio al Consiglio Regionale? Eccolo: rivedere un bel film prima di affrontare la definizione, sulla base della proposta della Giunta Regionale, del nuovo Piano Socio-sanitario Regionale (magari ridenominato 2020 - 2022 così da avere tempo di discuterlo ...). Il film è Apollo 13! A pensarci bene il consiglio è per tutti.

La visione del film richiama a tre "cose" essenziali quando si programma. Tre punti su cui richiamiamo l'attenzione della politica e di tutti noi.

Innanzitutto richiama a un nitido collegamento obiettivi - risorse: ogni obiettivo deve avere una analisi di massima della risorse necessarie e la somma delle azioni programmate deve "battere paro" con le risorse disponibili.
Nel film viene simulata a terra infinite volte la sequenza di accensione per arrivare a provare il modo che consente di non superare la capacità delle batterie: solo così l'astronave può tornare sulla terra e tornando salvare  vite umane.
Anche la programmazione sanitaria si basa sulla definizione dei percorsi possibili compatibili con la capacità delle batterie e il risultato è migliorare la vita dei cittadini e, a volte, allungarla. E' del tutto inutile inserire decine di schede non quantificate in termini di risorse e quindi senza la sicurezza  di poter disporre dell'energia necessaria. Solo così, per tornare alla metafora dell'astronave, i servizi territoriali possono prendere il volo. 

E poi ricorda la necessità di una buona dose di inventiva: come gestire le cronicità (che hanno bisogno di più distretto) con una struttura organizzativa e una attenzione politica incentrate di fatto sull'acuto (ospedale)? Come mettere al centro la prevenzione quando mancano a spanne 20.000.000 € di finanziamento di questo settore? Proviamo a buttare sul tavolo le strutture organizzative esistenti e a "rimontarle"  intorno ai problemi concreti, sapendo che spesso dobbiamo trovare il modo di mettere un piolo quadrato in un buco rotondo... E proviamo a cambiare lo slogan "più case, scuole ed ospedali" in "più case, scuole, distretti e prevenzione".  

Da ultimo il film rilancia l'importanza di  una grande e condivisa chiarezza degli obiettivi: univoci nel film, molto meno chiari e molto meno condivisi tra quanti si occupano di politica sanitaria e chi delle scelte della politica sanitaria subisce le conseguenze.  Forse perchè i molti pazienti cronici non presi in carico dal sistema e i molti lavoratori dei luoghi di lavoro non resi più sicuri dall'attività ispettiva sono stakeholder (come vengono chiamati) meno visibili di quelli che reclamano più ospedale. Ma la capacità di focalizzare obiettivi sulla base di valori dovrebbe essere prerogativa della politica. La discussione del Piano è  un momento buono per dimostrarlo.


PS: per rivedere il film segnalo il sito Mymovies che elenca tutti i siti dove è disponibile in streaming!

 

Devi fare login per poter postare un commento
Leggi il commneto... The comment will be refreshed after 00:00.

il primo commento

Joomla SEF URLs by Artio