Nel memorabile film Philadelphia a un certo punto l'avvocato Jo Miller, quello interpretato da Denzel Washington, in tribunale pronuncia la battuta "Spiegamelo come se avessi soltanto quattro anni". Questa citazione mi viene sempre in mente quando mi viene detto qualcosa di talmente incomprensibile che mi fa pensare che ci sia qualcosa di semplicissimo che mi sfugge. Ma non lo trovo e allora chiedo di spiegarmelo. Come se avessi soltanto quattro anni.
La previsione, confermata - sembrerebbe - da alcuni organi di stampa, di un nuovo Piano Socio-Sanitario delle Marche entro giugno (facciamo luglio) 2018 mi spinge a chiedere che qualcuno me la spieghi in termini comprensibili a uno di pochi anni. Anche solo di laurea.
Per aiutare la risposta riporto qui sotto la slide di presentazione del percorso di elaborazione del Piano Socio-Sanitario della Regione Emilia-Romagna 2017-2019. Nella slide sono riportate tutte le fasi del processo che hanno portato dall'input politico del dicembre 2015 all'approvazione del luglio 2017. Dove pensano le Marche di risparmiare un anno? Nell'elaborazione tecnica dell'impianto? Nell'ascolto di tutte le voci dei territori?
Nel Piano della Performance della Regione è previsto che la prima consultazione finisca entro il 30 marzo (2018) prima di avere un documento tecnico diciamo accettabile.
Ci sono un paio di frasi anche dopo la slide. Per favore non saltatele!
Il percorso di Piano della Regione Emilia-Romagna si è oltretutto avvantaggiato di una organizzazione del Servizio Sanitario Regionale matura con un robustissimo Sistema Informativo Sanitario, un apparato tecnico regionale esperto, corposo e integrato con il sistema delle Aziende e una Agenzia Regionale Sanitaria che funziona come tale. Tre condizioni che nelle Marche mancano.
E allora occorre rinunciare al Piano? No, o quantomeno non necessariamente.
Occorre considerarlo l'avvio di un processo che come prerequisito e prima fase ha la trasformazione del funzionamento del livello regionale e del rapporto che questo ha con gli Enti (Aziende ed INRCA) e con il sistema sociale complessivo degli attori istituzionali e sociali (Enti Locali, Sindacati, Associazioni di Tutela, ecc.).
Il tempo ancora ci sarebbe ...