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La Regione cerca di fissare negli atti relativi ai diversi progetti scadenze ed obiettivi. E' importante che le tracce di questi atti non si  perdano e ci sia la possibilità di verificare il rispetto delle scadenze e il raggiungimento degli obiettivi.  

Facciamo l' esempio della telemedicina. Questa ricorre più volte  negli atti come forma di progettualità a supporto della sanità territoriale specie nelle aree interne. Quelli che seguono sono solo alcuni degli atti più recenti: 

  1. la DGR 1282/2016 sulla rete telematica regionale per la gestione delle sindromi coronariche acute;
  2. la DGR 85/2017 che prevede un  sottoprogetto nell'ambito della Strategia Aree Interne Appennino basso pesarese anconetano per la presa in carico della cronicità attraverso la telemedicina;
  3. la DGR 1414/2017 che prevede sempre per la telemedicina un altro progetto  usando il modello previsto per le aree interne ed estendendolo a tutto il territorio regionale;
  4. la DGR 1053/2018 che prevede un ulteriore progetto telemedicina nell’ambito della Strategia Aree Interne con riferimento all’area del Piceno; 
  5. la DGR 1226/2018 relativa ai cosiddetti progetti prioritari e di livello nazionale che pure prevede una progettualità nell’ambito della telemedicina.

Con la DGR 1250/2017 è stato poi previsto un importante investimento nell’area della telemedicina nell’ambito degli investimenti per l’innovazione tecnologica nel Servizio Sanitario Nazionale.

Sarebbe  utile avere una idea complessiva (come se si trattasse di un unico progetto) di quali siano gli obiettivi, le aree interessate, i metodi, i finanziamenti, i risultati attesi, i  responsabili e lo stato di avanzamento dei vari sotto-progetti visto che la telemedicina è uno strumento potenzialmente importante nell’erogazione della assistenza socio-sanitaria con modalità innovative (specie nelle aree interne, ma non solo) e visto che ci sono qualificate competenze  a livello regionale e aziendale che si stanno impegnando in questa area progettuale. 

Tanto più che  la telemedicina, secondo alcuni,  deve ancora dimostrare sul campo la propria efficacia ed efficienza (vedi ad esempio questo articolo da Salute Internazionale).  Questi progetti regionali vanno dunque considerati una sperimentazione a tutti gli effetti cui dedicare una particolare attenzione in termini di valutazione di impatto sia di tipo  sanitario che economico.

Proposte: 

  1. fare il punto sulle progettualità di sistema sulla telemedicina in modo da  ricondurle ad un disegno unitario riconoscibile;
  2. costruire un sistema di indicatori per il monitoraggio del progetto complessivo;
  3. usare per la tracciabilità e il monitoraggio unitario di questo ambito  progettuale  il sito dell’ARS che già prevede una sezione  progetti per tutte le aree di attività  e che per  decreto si è dotato di un Comitato di Redazione.

In questo modo si potrebbe valorizzare e condividere la ricca progettualità regionale sulla telemedicina (come del resto si potrebbe fare per  tutte le altre progettualità significative in corso).

 

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