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Lo scorso lunedì in una conferenza stampa è stato annunciato l’avvio nel 2020 del Centro Clinico Nemo per le Malattie Neuromuscolari. Di questo Centro avevamo parlato in una intervista a Roberto Frullini che il Centro ha fortissimamente voluto già a partire da tanti anni fa e a partire dalla propria esperienza di paziente. Stralciamo dal comunicato stampa della Regione alcuni passaggi:

“L’avvio del progetto NeMo è un traguardo importante per i pazienti marchigiani e della costa adriatica. Avranno finalmente a disposizione una struttura di eccellenza per le malattie neuromuscolari, dove saranno al centro di un percorso di cura dedicato per migliorare la loro qualità di vita”. È la sintesi della giornata di presentazione del nuovo Centro clinico “NeMo” di Ancona, frutto della collaborazione tra Regione Marche, Azienda ospedaliera universitaria Ospedali Riuniti del capoluogo e lo stesso Centro. NeMo (NeuroMuscolar Omnicentre) ha quattro sedi sul territorio nazionale: Milano, Roma, Messina e Arenzano (Genova), gestiti dalla Fondazione Serena Onlus (nata nel 2007 dal sodalizio anche con la Fondazione Telethon e l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare). Presso l’Auditorium “Sandro Totti” dell’Azienda ospedaliera, il presidente Luca Ceriscioli ha portato il saluto della Regione, nel corso di una cerimonia che ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli enti coinvolti, la testimonianza delle associazioni e la firma di un protocollo operativo tra l’Azienda ospedaliera e la Fondazione Serena Onlus. Il Centro di Ancona verrà realizzato al quinto piano, corpo C di Torrette (quello delle neuroscienze): entro febbraio 2020 verranno liberati e consegnati i locali, mentre inizia subito il complesso percorso amministrativo per l’accreditamento (autorizzazione) delle attività multidisciplinari previste, con dodici posti letto per il ricovero ordinario e due per il day hospital.

Tra le molte dichiarazioni riportate nel comunicato segnale quella di Roberto Frullini, presidente Fondazione Paladini Onlus, che con la consueta sobrietà ha parlato di una “prima pietra posata dopo un lungo lavoro giunto oggi alla concretezza”. Il termine di “prima pietra” è particolarmente adatto a sottolineare che questo è un ulteriore, passaggio di un percorso ancora lungo. Ma che adesso ha conosciuto un importante passo in avanti.

Il comunicato stampa non ha ricordato che questo percorso si è avviato soprattutto (anche se non solo) dalla passione di un collega neurologo prematuramente scomparso giusto 15 anni fa, Dante Paladini, cui è intitolata la Fondazione di cui Roberto Frullini è presidente.

Queste le parole che nel sito della Fondazione ricordano chi era Dante  Paladini:

Il Dr. Dante Paladini fu il promotore ed il responsabile sin dalle prime fasi di sperimentazione del Centro Regionale per la Diagnosi ed il Trattamento delle Malattie Neuromuscolari presso l’Ospedale Regionale di Ancona. Fin dall’inizio si dedicò particolarmente all’ideazione e all’attuazione del progetto, elaborato congiuntamente tra ASL 7 e AO Umberto I° Ancona nell’ambito delle sperimentazioni gestionali finanziate dalla Regione Marche, che fu propedeutico alla creazione in pianta stabile dell’attuale Centro per la Diagnosi ed il Trattamento delle Malattie Neuromuscolari. L’importante iniziativa coronò anni di tenace impegno da parte della UILDM di Ancona della quale il Dr. Paladini fu il costante e premuroso punto di riferimento.

ll Dr. Dante Paladini lavorò all’organizzazione, alla promozione e all’accreditamento in pianta stabile di tale iniziativa sino alla prematura morte che avvenne l’11 settembre 2004.
Crediamo che il Dr. Dante Paladini sia stato un punto di riferimento e un esempio per tutti; è proprio quale riconoscimento della dedizione da lui dimostrata che i colleghi hanno deciso di intitolare l’attuale “Centro per la Diagnosi ed il Trattamento delle Malattie Neuromuscolari” alla sua memoria.
Questo fatto riempie di orgoglio tutti noi soci della Fondazione a lui intitolata e ci conferma ancor più nella volontà di raccogliere il “testimone” lasciato dal Dr. Dante Paladini e di continuare l’opera meritoria da lui intrapresa.

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