Uno dei segni peggiori dello stato del nostro sistema sanitario regionale è la approssimazione con cui si dibatte (quando si dibatte) delle tematiche urgenti, anche le più delicate. La recente vicenda del rimborso ai pazienti oncologici è stata la ennesima conferma di questa situazione. Tra conferenze stampa, delibere, proposte di legge, nuove delibere (quella commentata qui ieri è stata seguita dalla DGR 559/2019 che quantifica in 450.000 euro il costo 2019 dei rimborsi) tutto si è svolto freneticamente e -ovviamente – senza dati.
Per una coincidenza che forse non è tale (niente succede, si dice, per caso) ieri Quotidiano Sanità è uscito con un bellissimo (a mio parere) rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici in Italia. Il rapporto è stato curato dalla FAVO (Federazione Italiana delle Associazioni Italiane di Oncologia) e presenta dati interessanti sullo stato di tale assistenza nelle Regioni Italiane.
Leggetelo, anzi: leggiamolo. Ci sono i dati sulla mobilità, sulla assistenza in hospice, sulla assistenza domiciliare, sulla disponibilità di tecnologie e così via.
Non voglio ancora una volta frettolosamente estrapolare qualche dato (magari sulle carenze) e fare qualche considerazione (magari pungente). Il tema della assistenza oncologica merita rispetto anche quando semplicemente se ne parla. Allora guardiamo i dati, ragioniamoci e poi se ne riparla.
A domani.