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I dati che dovranno supportare la redazione del nuovo Piano Socio-Sanitario e la sua discussione /condivisione dovrebbero avere alcune caratteristiche che qui si cercherà di definire in anticipo. Partiamo da quelli di tipo sanitario. Diciamolo subito: i dati che servono sono quelli che influenzano le decisioni (sia da prendere che da non prendere). Gli altri non servono. Fanno mucchio. 

Criteri generali di verifica

  1. I dati dovrebbero essere sempre presentati sotto forma di analisi finalizzate ad una serie di obiettivi espliciti e strutturati in modo da evidenziare criticità sia termini informativi (carenze quali-quantitative del flusso che li alimenta) che in termini di disomogeneità nell’offerta territoriale o di sovra-sottodimensionamento rispetto a dei valori attesi definiti ad esempio in relazione all’andamento di altre regioni. Insomma dovranno essere dati legati a processi significativi alla cui interpretazione dovranno dare un contributo.
  2. I dati andrebbero presentati per schede tematiche dedicate a problematiche specifiche con specifiche proprie criticità. Le schede debbono riportare sia i dati dei flussi ministeriali gestiti dalla Regione che quelli provenienti dai sistemi nazionali di analisi delle performance regionali ed aziendali come il PNE, la griglia LEA e gli indicatori del Sant’Anna e da qualunque altra fonte.
  3. Dovrebbero essere messi a disposizione tutti i dati regionali prodotti negli ultimi tre anni per gli adempimenti ministeriali.
  4. Una scheda a parte andrebbe dedicata alla analisi critica della parte Marche dei sistemi di performance comparativa delle Regioni gestiti a livello nazionale tra cui: griglia LEA, indicatori Sant’Anna, Programma Nazionale Esiti, Osservasalute, Rapporto Meridiana, Crea Sanità, Demoskopica, ecc.

Le possibili schede tematiche di area sanitaria

Ogni scheda dovrebbe avere una premessa sulla motivazione della elaborazione, seguita da una descrizione della fonte dei dati e della loro qualità, una analisi dei principali dati più significativi e una sintesi finale con evidenziazione delle criticità rilevate. Ogni scheda dovrebbe infine avere una valutazione sulle ricadute programmatorie ed organizzative che emergono dall’analisi del fenomeno esaminato.

Un possibile elenco di schede tematiche (primo elenco provvisorio) potrebbe essere rappresentato (tutte le elaborazioni dovrebbero avere almeno un arco temporale di riferimento di 3 anni) dalle seguenti:

  • andamento dei tassi di ospedalizzazione per acuti per numero di ricoveri e per numero di giornate di degenza tra le varie aree vaste con elaborazioni differenziate per area chirurgica e medica;
  • andamento dei tassi di ospedalizzazione   nell’area della post-acuzie sia per numero di ricoveri che per giornate di degenza, separatamente per i diversi codici di reoarto (56, 28, 75 e 60);
  • andamento della produzione chirurgica per ospedale e azienda distinto per livello di complessità e disciplina (l’ARS ha in passato fatte queste elaborazioni);
  • andameno della mobilità sanitaria con evidenziazione di quali sono le casistiche di maggior fuga e quelle di maggior attrazione e quali sono le produzioni dei privati a maggiore capacità di attrazione (l’ARS elaborava anche questi dati). Il report deve inoltre evidenziare le aree regionali a minore autonomia e maggiori flussi intra ed extraregionali sempre con riferimento non ai singoli DRG, ma a raggruppamenti significativi di casistiche per livello di complessità e disciplina. Va fatta analoga analisi anche per le altre prestazioni non di ricovero (ambulatoriali e distribuzione diretta di farmaci, in particolare);
  • andamento per area vasta e distretto della assistenza domiciliare (flusso FAD) e della residenzialità (flusso FAR);
  • andamento delle strutture di cure intermedie in base al flusso FAR ed agli indicatori previsti negli atti istitutivi. Va inoltre evidenziato il numero di sedi attive con i relativi posti letto e il modello organizzativo adottato per la gestione medica dei pazienti (MMG o medici dipendenti);
  • andamenti delle attività dei dipartimenti di salute Mentale in base al flusso previsto dal NSIS eventualmente integrato da altre rilevazioni nazionali e regionali;
  • andamento dei dipartimenti delle dipendenze patologiche in base al flusso NSIS eventualmente integrato dalle altre rilevazioni nazionali e regionali;
  • andamento degli screening per la diagnosi precoce dei tumori;
  • andamento delle attività degli hospice in base al flusso NSIS;
  • analisi critica della produzione degli ospedali privati in termini di volumi di produzione intra ed extra Regione con analisi della produzione erogata in termini di potenziale inappropriatezza o di non corrispondenza con i bisogni di sistema;
  • principali criticità emergenti dalle rilevazioni PASSI;
  • principali criticità emergenti dal flusso EMUR sul sistema di emergenza;
  • analisi dell’andamento dei programmi vaccinali;
  • analisi del funzionamento del PDTA regionale dell’ictus e del trauma grave;
  • andamento interpretato di tutti gli indicatori della griglia LEA nell’area della prevenzione (compresa veterinaria e prevenzione nei luoghi di lavoro);
  • andamento delle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali;
  • andamento del Piano Regionale Demenze;
  • andamento della spesa farmaceutica e per dispositivi medici;
  • andamento delle principali malattie infettive (a partire da infezioni da HIV ed epatiti).

Raccomandazione finale. Ogni scheda dovrà avere come principale obiettivo l’identificazione documentata di eventuali situazioni di criticità e l’avvio di un eventuale percorso di monitoraggio delle eventuali future soluzioni con indicatori ad hoc. Sarebbe opportuno che ogni scheda specificasse se con sullo specifico tema verrà avviata, quando e come la messa a regime di un reporting sistematico.

Conclusioni

Dei dati sanitari messi a disposizione della regione si verificherà in prima battuta:

  1. quali sistemi nazionali di verifiche delle performance regionali verranno presi in considerazione e come verranno esaminati;
  2. le aree tematiche/criticità messe sotto esame e le indicazioni previste sulla base delle analisi effettuate.

 

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