Ieri per l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) era la giornata della salute. Noi facciamo gli auguri il giorno dopo. Non dovrebbe - ho controllato- portare male. Questa ricorrenza quest'anno è duplice: il 7 aprile di ogni anno ricorre la nascita dell'OMS avvenuta lo stesso giorno del 1948. E quindi quest'anno si festeggiano anche i 70 anni. 
Ma ci avere fatto caso a quante ricorrenze ci sta riservando il 2018?
Solo per citarne alcune:

• 100 anni dalla nascita di Mandela:
• 70 anni di Costituzione Italiana;
• 70 anni di Tex Willer;
• 60 anni dalla approvazione della Legge Merlin;
• 50 anni dal '68;
• 50 anni dalla uccisione di Martin Luther King e Bob Kennedy;
• 50  anni dalla uscita di 2001 Odissea nello Spazio (per me al tempo due tentativi di visione entrambi  falliti per sonno irresistibile); 
• 20 anni di Google.

Per quanto riguarda i temi della salute, nascita dell'OMS a parte, da ricordare:

• 100 anni dalla epidemia della influenza spagnola;
• 90 anni dalla scoperta della Penicillina da parte di Fleming;
• 50 anni dalla grande riforma sanitaria del'78 (Legge 833);
• 40 anni dalla nascita del Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanza Attiva.

Torniamo alla giornata della salute che l'OMS dedica quest'anno alla copertura sanitaria a tutti. L'OMS pubblica i dati dell'Universal Health Coverage Index che ci vede nella cartina del mondo nell'area verde scuro: quella messa meglio. Di che ci lamentiamo allora visto che nelle Marche siamo a nostra volta tra le Regioni italiane messe meglio? A proposito: siamo tra le regioni messe meglio? In base ai dati sulla durata attesa della vita sì (BES ISTAT e CREA 2017: dai numeri segnali ottimi, buoni e meno buoni. Guardiamoli tutti!) e alla Mortalità Evitabile (con intelligenza) pure (Mortalità evitabile (con intelligenza): le Marche bene con qualche differenza.).

Ci lamentiamo perchè riteniamo che ci siano bisogni di salute dei marchigiani che meritano migliori risposte e perchè riteniamo che queste migliori risposte  una politica sanitaria migliore deve darle.
Quindi auguriamo buona salute alle Marche e l'inizio di una breve ed efficace convalescenza alla sanità pubblica  della nostra Regione. A questo proposito  suggeriamo di fare tesoro delle indicazioni di un libro dal titolo "Ventuno giorni per rinascere". Dice che tre settimane, secondo studi scientifici ed antiche sapienze, sono il tempo necessario per prendere un'abitudine, cambiare stile di vita. Tra gli autori Franco Berrino, medico ed epidemiologo, grande scienziato e personaggio particolare. Nella foto un po' stinta dagli anni che Remo spero riesca a mettere,  Berrino è seduto a terra ed è il secondo da destra (barbetta, occhiali e gilet colorato). Alla sua destra è seduto Pierluigi Morosini, altro fantastico personaggio della epidemiologia italiana ormai scomparso da diversi anni. 

La foto di gruppo è stata scattata ad Erice dove con il prof Renga e Franco Di Stanislao organizzammo nel 1983 un Corso su "La valutazione dei programmi di Medicina preventiva". Nella foto ci siamo tutti e tre un po' sparsi con me molto vicino al Prof, a Morosini e Berrino (speravo in fenomeni di contagio intellettuale, i cui effetti non sono stati ancora documentati). Berrino già allora alla salute (la sua compresa) ci teneva visto che venne su ad Erice facendo la salita a piedi dell'aeroporto con lo zaino in spalle.

Ideona per concludere. Per la nostra sanità regionale propongo ventuno settimane per  rinascere (ferie comprese).
Nei 21 giorni individuali chi vuole (spero il maggior numero possibile di persone) lavorerà su alimentazione, movimento fisico e ricerca interiore. Le 21 settimane potrebbero essere invece dedicate a: messa a regime del sistema informativo, costruzione di modelli di governo della sanità realmenti aperti ai contributi dei vari portatori di interesse, produzione dei principali dossier sulle criticità di sistema, ...
Ma il programma lo lasciamo aperto. Hai visto mai...