×

Messaggio

EU e-Privacy Directive

Questo sito utilizza cookies tecnici e sono inviati cookies di terze parti per gestire i login, la navigazione e altre funzioni. Cliccando 'Accetto' permetti l'uso dei cookie, cliccando 'Rifiuto' nessun cookies verrà installato, ma le funzionalità del sito saranno ridotte. Nell'informativa estesa puoi trovare ulteriori informazioni riguardo l'uso dei cookies di terze parti e la loro disabilitazione. Continuando nella navigazione accetti l'uso dei cookies.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Visualizza la normativa europea sulla Privacy.

View GDPR Documents

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.
Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Premetto che ho una profonda stima per il Direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni Alberto Mingardi (sto proprio in questi giorni leggendo il fantastico"La verità, vi prego, sul neoliberismo. Il poco che c'è, il tanto che manca") ma, purtroppo, parlare di sanità applicando categorie generali non funziona. Rinforzo il concetto: non funziona proprio. Il suo comandamento "IV - (Stato) medico, cura te stesso" nel volume curato da Cottarelli e De Nicola - I dieci comandamenti dell'economia italiana -  va totalmente fuori strada. La sanità è un mondo specifico che richiede un approccio dedicato e specialistico. Con questo non esprimo la volontà di rendere la discussione esclusiva e limitata ai tecnici, ma sottolineo la necessità per chi vuole proporre  una ricetta per la sanità italiana di fare uno sforzo di studio e di analisi.

La ricetta proposta per il servizio sanitario italiano si basa su tre riferimenti essenziali: federalismo fiscale, modello lombardo e un accenno alla sperimentazione olandese basata sulle assicurazioni. Il mio giudizio tiene ben fermo lo scopo per cui esiste un sistema sanitario: la salute dei cittadini (diversa sarebbe la lettura se si vuole far crescere il PIL con l'attività collegata alla salute...).

Dico subito il mio punto di vista: se si vuole la salute per i cittadini (ovvero mettere in campo una organizzazione che quotidianamente lotti contro la sofferenza e la morte) la sanità va comparata alla difesa e valutata come si valuta il settore difesa di uno stato! Il Servizio Sanitario  Nazionale italiano è una sperimentazione sulla possibilità di una collettività di gestire la salute dei cittadini a 360 gradi con un ammontare di risorse davvero minimale come impatto sul PIL.  Vivendolo "da dentro"  vediamo ogni giorno i limiti del nostro SSN. Proviamo però ad  immaginare cosa significhi vivere in un Paese che - legittimamente, ma con conseguente pesantissime per la vita dei cittadini forse al riguardo non del tutto  consapevoli-  non si è assunto la responsabilità di una scelta tanto importante come quella di offrire la copertura globale e solidaristica di un sistema sanitario nazionale.

Ma torno alle posizioni del libro e ai tre principali ingredienti della sua ricetta per una sanità migliore. 

Federalismo fiscale. Ma come si può ritenere così strategico il livello regionale?
Diverse Regioni hanno un numero di residenti al di sotto degli standard di assistiti necessari per avere una serie di discipline di alta complessità. I confini regionali spezzano la programmazione sanitaria di territori strettamente collegati e generano fenomeni patologici nel non governo della mobilità sanitaria. Tanto più che le differenze tra le Regioni già esistono: pagare le stesse tasse ma con fortissimi differenziali di servizi non realizza un federalismo fiscale di fatto? Quale reazione ha creato questo stato di cose? Quale reazione ha generato nei campani sapere di avere una attesa di vita più breve? 

Modello lombardo. Esistono tanti sistemi comparativi dei sistemi regionali e la Lombardia è certo nella fascia alta, ma non mi pare sia nelle migliori posizioni in nessuna delle classifiche! Inoltre la crescita dell'offerta alimentata dalla patologia della mobilità sanitaria è il segno di un sistema che assorbe risorse da altri territori senza porsi il problema di cosa significhi questo per quelle regioni (780 milioni di € dal fondo sanitario di altre regioni è davvero l'esito di libera scelta dei cittadini?). Molte vicende di cronaca giudiziaria hanno poi mostrato i limiti della capacità della separazione tra committente ed erogatore di generare un equilibrio centrato sulla salute più che sulla produzione...

Sistema olandese basato sulle assicurazioni. Un vecchio rapporto dell'Office of Technology Assessment (le ricerche di questa struttura erano fantastiche, ma anche negli USA la politica ha paura dei numeri per scegliere senza vincoli e l'OTA non esiste più...) comparava il sistema americano con quello canadese e evidenziava l'elevatissimo impatto sulla spesa sanitaria americana dell'apparato amministrativo di gestione degli aspetti finanziari del sistema. Risorse queste che sicuramente fanno PIL e occupazione, ma sottraggono risorse alla lotta alle malattie e alla morte. Il che non mi pare una bella cosa... Naturalmente, come per molte più cose di quanto siamo disposti ad ammettere, dobbiamo essere grati al sistema americano perché la ricerca in ambito sanitario americana è per noi fonte di nuove terapie e un faro anche nel settore della medicina preventiva e dell'igiene ospedaliera, ma questo si realizza con una enorme dispersione di risorse che, se indirizzate verso la salute, potrebbero dare ai cittadini americani standard assistenziali accettabili. Siamo sicuri che creare delle casse sanitarie - come sta accadendo - nei contratti di lavoro è un bene per i lavoratori (che pagano due volte la sanità: con le tasse e con quote del contratto di lavoro)?

Il sistema sanitario italiano è una delle cose preziose realizzate da questo Paese e rappresenta un modello per gli altri Paesi, ma non ha per niente bisogno di federalismo fiscale o di un modello lombardo o di un modello basato sulle assicurazioni.

Il sistema sanitario italiano ha bisogno:

  • di uno scatto di maturità da parte di tutti che consenta un dibattito pubblico basato sui fatti (e i numeri) perché la salute è importante davvero (e a volte quello che serve non è quello che sembra servire, come ad esempio un ospedale) e non solo quando scopriamo di avere un problema;
  • di un nuovo rapporto tra politici e tecnici: tema di importanza generale nella costruzione di un nuovo modo di fare politica nel mondo della tecnica (Governance e collegialità: una terapia combinata per la nostra sanità).

Di queste cose, non di soluzioni "efficientiste", ha bisogno urgentemente!

Devi fare login per poter postare un commento
Leggi il commneto... The comment will be refreshed after 00:00.

il primo commento

Joomla SEF URLs by Artio