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Riccardo quali sono le principali componenti del SET 118?

Il Sistema delle emergenze sanitarie, così come attualmente definito dalle normative nazionale e regionale citate, risulta in definitiva costituito da tre sottosistemi complementari tra loro ovvero:

  1. il Sistema di Allarme Sanitario (SAS – C.O. 118) costituito ai sensi dell’art. 5 della L.r. 36/98 e ss.mm.ii. da n. 4 Centrali territoriali 118 e da una Centrale regionale;
  2. il Sistema Territoriale di Soccorso (STS) che si avvale di una rete territoriale costituita dai Mezzi medicalizzati di Soccorso Avanzato (MSA), Infermieristici (MSI) e di Soccorso di Base (MSB), e dai mezzi ad ala rotante del Servizio regionale di elisoccorso, tutti facenti parte delle Postazioni di Emergenza sanitaria (POTES), e dai Punti di Primo Intervento (PPI);

NB tali due Sistemi, ai sensi del DPCM 29 novembre 2001, fanno riferimento al Livello essenziale di Assistenza distrettuale (all’articolazione Attività di emergenza sanitaria territoriale, comprensiva della ricezione delle richieste di intervento per emergenza sanitaria e del coordinamento degli interventi nell’ambito territoriale di riferimento) e sono regolamentati dalla L.r. 36/98 (testo vigente), ai Capi II (Sistema di Allarme Sanitario) e III (Sistema Territoriale di Soccorso). Quest’ultimo Sistema assume nel Decreto 70/15 la denominazione di Rete Territoriale di Soccorso (RTS). Per la preminenza degli articolati di legge rispetto ai Decreti verrà di seguito denominato Sistema Territoriale di Soccorso (STS)

  1. Il Sistema dell’emergenza ospedaliera costituito da Punti di primo intervento ospedaliero (PPIo) , PS, DEA 1° e 2° livello.

 In questa intervista considereremo  i primi due sistemi. Cominciamo dal Sistema di Allarme Sanitario. Quali sono in base alle leggi i suoi compiti?

 Il Sistema di allarme sanitario nella nostra Regione si avvale di n. 5 Centrali, n. 4 Centrali territoriali 118 ed una Centrale regionale. Le Centrali territoriali 118 sono operative presso i presidi ospedalieri San Salvatore di Pesaro, Umberto I di Ancona Torrette, Generale Provinciale di Macerata e Mazzoni di Ascoli Piceno ed assumono rispettivamente le denominazioni di “Pesaro Soccorso”, “Ancona Soccorso”, “Macerata Soccorso” e “Ascoli Soccorso”. La Centrale “Ancona Soccorso”, ai sensi della L.r. 36/98 e ss.mm.ii., svolge altresì funzioni di Centrale regionale.

Ogni Centrale territoriale 118, in particolare, ai sensi dell’art. 6 della citata legge:

  1. riceve le chiamate di soccorso attraverso il numero telefonico unico per l’emergenza sanitaria (118);
  2. valuta la criticità della situazione ed il grado di complessità dell’intervento;
  3. coordina gli interventi del personale operante sui mezzi di soccorso e sui mezzi del servizio di continuità assistenziale;
  4. invia, in caso di necessità, gli operatori sanitari e il mezzo di soccorso più idoneo presente nel territorio, mantiene il collegamento via radio con i soccorritori, individua ed allerta la struttura ritenuta più idonea all’accoglimento del paziente, mobilita, se del caso, e coordina l’intervento di altri mezzi di soccorso;
  5. organizza il trasferimento ad altre strutture ospedaliere di pazienti per i quali si ravvisi l’urgente necessità di un trasporto assistito;
  6. allerta la guardia del dipartimento di prevenzione al verificarsi di situazioni di emergenz;
  7. gestisce le chiamate per il servizio di continuità assistenziale;
  8. coordina i trasporti programmati;
  9. istruisce la popolazione sulle modalità di comportamento in caso di emergenza sanitaria.

La Centrale operativa inoltre coordina l’attività di trasporto urgente di sangue e le operazioni di trasporto connesse all’attività relativa ai trapianti e ai prelievi di organo.

Ai sensi degli art. 5 e 9 bis della citata legge inoltre:

  1. la Centrale operativa di Ancona svolge altresì la funzione di Centrale operativa regionale e coordina gli interventi non risolvibili in ambito territoriale. La Centrale è collegata con le Centrali operative delle altre Regioni italiane;
  2. il servizio di elisoccorso è un servizio regionale di soccorso sanitario con uno o più elicotteri attrezzati … omissis …Il servizio è attivato dalla Centrale operativa regionale.

Successive normative ministeriali e regionali hanno nel tempo assegnato altre funzioni alla Centrale regionale, in particolare:

  1. giusto il Documento 5 agosto 2014 della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome: Centrale di Riferimento Regionale del 118 - … omissis … il Servizio Emergenza Sanitaria Territoriale 118 individuerà un’unica centrale di riferimento Regionale dedicata al Gruppo FS con numero di rete fissa, che sarà attivata dal Centro Coordinamento Circolazione di RFI competente (DCCM) in base alla posizione del treno;
  2. giusta la DPCM – Dipartimento della Protezione Civile 22 giugno 2015: A 2 Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) - … omissis … Il DPC si avvale della CROSS… omissis …Le Regioni e le Province autonome individuano tra le Centrali Operative 118 già operanti, quelle idonee a svolgere il ruolo di supporto alle attività di coordinamento nazionale delle risorse sanitarie ai fini del soccorso sanitario urgente. Requisito fondamentale della CROSS è la capacità, per almeno le prime 72 ore dal verificarsi dell’evento emergenziale, di garantire oltre all’attività ordinaria, il perseguimento degli obiettivi ad essa ascritti, assicurando adeguate disponibilità di spazi, dotazioni tecnologiche e risorse umane.

La Centrale operativa regionale infine, di norma e secondo prassi consolidata, opera il raccordo tra le centrali operative 118 territoriali, le strutture di accettazione di emergenza-urgenza del DEA di II livello di Torrette  ed il livello tecnico  regionale. In particolare:

  1. costituisce il raccordo con il Centro regionale trapianti per le attività connesse;
  2. è sede operativa del Sistema regionale di teleconsulto a valenza neurochirurgica;
  3. svolge attività di supervisione del funzionamento di tutte le reti radio 118 territoriali della Regione Marche in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche integrate di sicurezza e per la Protezione Civile (DPC) che cura l’architettura delle reti radio;
  4. si raccorda con il DEA regionale di II livello, nel suo ruolo di Hub, per le attività relative alle reti delle principali patologie tempo dipendenti (Arresto Cardiaco, Trauma maggiore, IMA, Ictus, Insufficienza respiratoria);
  5. si interfaccia con Enti delle Amministrazioni centrali (Forze Armate, Forze dell’Ordine, UTG, VV.FF.) ai fini di contribuire al coordinamento in ambito regionale delle iniziative comuni nel campo dell’emergenza urgenza sanitaria;
  6. costituisce un osservatorio privilegiato dei percorsi relativi alle reti cliniche delle patologie tempo dipendenti dal territorio, agli stabilimenti ospedalieri della Regione fino a realtà ospedaliere di altre Regioni quali ad esempio ospedali San Camillo-Forlanini e pediatrico Bambin Gesù a Roma, Maggiore Bologna, pediatrico Meyer Firenze …).

Passiamo adesso al  Sistema territoriale di soccorso

Il soccorso preospedaliero, coordinato dalle Centrali operative territoriali 118, è assicurato dal Sistema  territoriale di soccorso, come da dotazione prevista dalla DGRM 139/16 in osservanza della L.r. 36/98 e ss.mm.ii. e delle normative nazionali.

Le Potes garantiscono, sul luogo in cui si verifica una emergenza sanitaria, il soccorso necessario. Il personale ed i mezzi di soccorso sono messi a disposizione dal SSR, dalla CRI e dalle Associazioni di pubblica assistenza iscritte all’albo regionale del volontariato o, subordinatamente, da società private nonché dal Servizio di Continuità Assistenziale.

Il DGRM prevede in particolare l’operatività di:

  1. Mezzi di Soccorso Avanzati (MSA): l’equipaggio è costituito da Medico di Emergenza territoriale (MET), Infermiere ed Autista Soccorritore. Tale mezzo garantisce il trasporto delle professionalità e delle tecnologie adatte agli interventi preospedalieri d’emergenza, può operare come Ambulanza Medicalizzata o come Automedica. L’Automedica è prevista quando nel suo raggio d’azione sono disponibili almeno tre Mezzi di Soccorso di base (MSB), con i quali  può intervenire direttamente sulla scena o indirettamente, tramite rendez vous lungo il percorso verso l'Ospedale di riferimento, anche in caso di richieste multiple, secondo priorità. Il razionale dell’automedica consiste nella possibilità di rapido intervento sanitario a vantaggio di più MSB/MSI con un utilizzo più efficiente sia del personale sanitario impiegato che delle attrezzature elettromedicali avanzate;
  2. Mezzo di Soccorso con Infermiere (MSI): l’equipaggio è costituito da Infermiere ed Autista Soccorritore a bordo di Ambulanza. La normativa attuale prevede l'aderenza da parte dell'infermiere a protocolli inerenti a procedure salvavita, convalidate dal Direttore della CO 118 a seguito di specifici percorsi formativi certificati;
  3. Mezzo di Soccorso di base (MSB): l’equipaggio è costituito da Soccorritori Volontari (ANPAS, CRI, Misericordia, ecc...) adeguatamente formati ai sensi della DGR 1405/2002, abilitati all’uso del defibrillatore semiautomatico e a procedure salvavita nel trauma, secondo protocolli convalidati dal Direttore della CO 118 a seguito di specifici percorsi formativi certificati;
  4. Il Servizio di elisoccorso, operativo in regione fin dall’anno 1987, integra la rete territoriale dei mezzi attraverso i mezzi dislocato nelle due basi operative di Ancona e Fabriano. La base di Fabriano è operativa anche in ambiente impervio, ostile, in ambito quindi di attività SAR (Search and Rescue) ed il Servizio copre anche, dal mese di ottobre 2009, il territorio della Regione Umbria su attivazione della Centrale unica 118 della stessa Regione. L’equipaggio HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) è costituito da Medico Rianimatore, Infermiere, Pilota e Tecnico di Volo. In caso di operatività SAR entra a far parte dell’equipaggio anche il Tecnico di Soccorso con funzioni di salvaguardia e tutela dell’equipaggio sanitario a terra, nell’ambiente impervio/ostile.

L’attività del Servizio è regolamentata da un regolamento regionale emanato dall’Assessorato Salute. Il servizio, ai sensi della L.r. 36/98 e ss.mm.ii., è fornito dall’Azienda Ospedaliera “Umberto I” di Torrette sulla base di un finanziamento specifico della Regione ed è attivato dalla Centrale operativa regionale 118 costituita presso il presidio ospedaliero Umberto I° Torrette.

MSA e MSI stazionano, di norma, presso presidi ospedalieri mentre i mezzi di soccorso d base con personale “laico” (MSB) stazionano, di norma, presso le sedi A.N.P.AS./C.R.I.

Così come previsto dal DM 2 aprile 2015, n. 70 “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” e dalla DGRM 139/16 l’equipaggio MSA opera anche a supporto dei PPIt negli ex presidi ospedalieri riconvertiti in ospedali di Comunità.

 

Concludendo questa parte della intervista quali sono i principali obiettivi che il SET118 si pone?

Procedendo per punti: 

  1. un primo obiettivo è quello di partecipare in collaborazione ed in condivisione con il personale delle strutture ospedaliere della Regione alla realizzazione (verticale/longitudinale) di procedure e di percorsi assistenziali a garanzia della continuità delle cure dalla sede di insorgenza dell’evento, alle strutture di accettazione ed ai percorsi interni dei DEA di riferimento fino al superamento dello stato di acuzie. La gestione dei Pazienti, in tali casi, coinvolge naturalmente tutte le strutture per acuti dei presidi tanto dell’ASUR che delle Aziende Ospedaliere della Regione, costituendo peraltro queste ultime il terminale dei casi più gravi ed a più elevata complessità;
  2. un secondo obiettivo è quello di garantire la gestione (orizzontale) omogenea ed uniforme delle attività sanitarie in emergenza urgenza su tutto il territorio della Regione Marche a garanzia dell’equità di accesso al Sistema ospedaliero dell’emergenza. L’elaborazione da parte dei Direttori delle centrali di protocolli comuni di valutazione, codifica e gestione delle emergenze-urgenze 118, pur nelle more della progressiva implementazione degli stessi e delle problematiche legate alla differenza dei relativi sistemi territoriali di soccorso tra le diverse Aree Vaste della Regione, persegue l’obiettivo di realizzare una progressiva omogeneizzazione degli standard di gestione delle chiamate e di coordinamento degli interventi;
  3. altro obiettivo è rappresentato dal garantire percorsi formativi omogenei e strutturati a tutte le componenti delle Centrali operative 118 e dei relativi Sistemi Territoriali di Soccorso ivi compreso il Servizio di elisoccorso;
  4. ai sensi dell’art. 6 della L.r. 36/98 e ss.mm.ii. va infine perseguito il coordinamento da parte delle Centrali territoriali 118 degli interventi del personale della Continuità Assistenziale così come previsto dal Gruppo di Lavoro del Ministero Salute in data 15 ottobre 2014 in osservanza della normativa europea.

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