×

Messaggio

EU e-Privacy Directive

Questo sito utilizza cookies tecnici e sono inviati cookies di terze parti per gestire i login, la navigazione e altre funzioni. Cliccando 'Accetto' permetti l'uso dei cookie, cliccando 'Rifiuto' nessun cookies verrà installato, ma le funzionalità del sito saranno ridotte. Nell'informativa estesa puoi trovare ulteriori informazioni riguardo l'uso dei cookies di terze parti e la loro disabilitazione. Continuando nella navigazione accetti l'uso dei cookies.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Visualizza la normativa europea sulla Privacy.

View GDPR Documents

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.
Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

Di recente la società Demoskopika ha pubblicato i risultati di due sue elaborazioni. La prima di cui mi sono accorto è relativa all’indice di performance sanitaria pubblicato nel report 2018 che l’Istituto dedica alla mappa della sanità delle Regioni.

In questo report (da richiedere presso il sito della società, per una sintesi) la Regione Marche recupera diverse posizioni rispetto all’edizione 2017 (passa dal settimo al secondo posto), con tanto di comunicato stampa della nostra Regione. Siccome i numeri del Ministero della Salute e di altri sistemi basati su un ben più ampio numero di indicatori danno una visione diversa della situazione del nostro sistema sanitario (La sanità marchigiana tra le migliori d'Italia? Ricontrolliamo i numeri ...) abbiamo voluto capire subito cosa ci ha fatto recuperare posizioni su posizioni.

L’indice di performance sanitaria di Demoskopika utilizza otto indicatori che poi riunisce in un dato complessivo. E’ interessante vedere l’andamento della Regione Marche nei singoli indicatori: 

  1. come soddisfazione dei cittadini rispetto al Servizio sanitario, la percentuale dei soddisfatti è del 36% ponendoci nella classifica parziale al decimo posto;
  2. nella mobilità attiva siamo all’undicesimo posto;
  3. nella mobilità passiva siamo al tredicesimo posto;
  4. come disagio economico delle famiglie per spese socio-sanitarie out of pocket (di tasca propria) siamo al primo posto come minor disagio;
  5. come risultato economico d’esercizio siamo al primo posto (ma è efficienza non spendere tutto il fondo sanitario per una quota tanto significativa?);
  6. come spese legali da sentenze sfavorevoli siamo all’ottavo posto;
  7. come costi della politica e della democrazia sanitaria siamo al primo posto;
  8. come speranza di vita siamo al secondo posto.

Siccome queste valutazioni delle performance regionali vanno sempre utilizzate per ragionare sul proprio sistema accogliamo con favore  il buon risultato (siamo marchigiani anche noi), ma cerchiamo di interpretare il complesso dei fenomeni presi in esame.

Vediamo il confronto dei punteggi ottenuti con la prima classificata e la terza:

La sintesi che viene fuori è abbastanza semplice e conferma tutti fenomeni già esaminati in articoli del nostro blog:

  • la mobilità sanitaria è un punto debole, molto debole, del nostro sistema;
  • il sistema da un punto di vista economico genera degli avanzi a fronte di settori fortemente sottofinanziati come la prevenzione e la salute mentale;
  • i marchigiani ricorrono meno degli abitanti delle altre regioni alla propria tasca per ricevere cure (fenomeno in parte da attribuire alla mancanza dei ticket, ma da approfondire rispetto alla spesa per prestazioni in libera professione);
  • il costo del management e delle istituzioni è basso, probabilmente anche grazie alla riduzione delle aziende sanitarie;
  • la speranza di vita continua ad essere alta come storicamente si è sempre registrato, merito forse di un modello di vita marchigiano che in qualche modo promuove la salute.

Certo che rispetto agli altri sistemi di analisi le dimensioni scelte sono molto macroscopiche e leggono poco la capacità del sistema di produrre salute, che forse, essendo il fine di un sistema sanitario regionale, dovrebbe avere maggiore peso...

E poi c’è quel dato della scarsa soddisfazione dei cittadini rispetto al servizio ricevuto. Per interpretarlo potrebbe far comodo introdurre la seconda rilevazione dell’Istituto Demoskopika, quella relativa alla popolarità dei governatori. Qui il sorriso giustificatamente indotto dal precedente report un po’ si spegne. Il governatore delle Marche come indice di popolarità si pone al terz’ultimo posto. Anche qui nessuna strumentalizzazione. Cerchiamo di capire come nasce l’indice di popolarità e con chi si trova in compagnia agli ultimi posti il nostro governatore. L’indice di popolarità di Demoskopika si riferisce alla polarità sul web e sui social e quindi potrebbe essere influenzata dalla “modernità” della strategia di comunicazione adottata. Dato che la prima è la Governatrice Serracchiani e l’ultimo è il Governatore Chiamparino questa interpretazione trova puntuale conferma.

Ma torniamo alle cose di casa nostra. Se l’istituto Demoskopika trova i marchigiani insoddisfatti della propria sanità (a torto o a ragione) e il governatore poco popolare forse una qualche riflessione andrebbe fatta proprio a partire dalla sanità. E qui non ricominciamo la nostra giaculatoria (richiesta lamentosa insistentemente ripetuta) su “Mancano i dati, le analisi non si vedono, … “.  Se la nostra richiesta lamentosa non è ancora arrivata ha evidentemente fatto la fine del raglio d’asino che, si sa,  non sale in cielo.  E quindi anche noi abbiamo sbagliato strategia di comunicazione.
Suggerimenti?

Devi fare login per poter postare un commento
Leggi il commneto... The comment will be refreshed after 00:00.

il primo commento

Joomla SEF URLs by Artio