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Ne abbiamo già parlato già tante volte: 40 anni fa esatti nasceva il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Radio 3 Scienze ha dedicato alla ricorrenza un ciclo di 15 “pillole” a cura della brava Silvia Bencivelli. La prima puntata è stata seguita da una intervista a Giuseppe Remuzzi, scienziato e direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano.  Remuzzi ha dato pochi giorni fa le dimissioni da componente del consiglio di amministrazione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dimissioni che hanno seguito quelle del Direttore dello stesso Istituto prof. Walter Ricciardi. Sempre Remuzzi ha di recente pubblicato un libro sulla sanità italiana, La salute (non) è in vendita, davvero di grande attualità. Quanto alle 15 pillole esse coprono un po’ tutta la storia del SSN.

Veniamo alle cose di casa nostra. Ci aiuta in questo passaggio una dichiarazione del dott. Remuzzi rilasciata in occasione delle sue dimissioni:

Non c’è alcuna polemica, ma a chi governa vorrei dare un consiglio: bisogna cercare le competenze, che sono fondamentali ma non si improvvisano ed i politici hanno ed avranno sempre bisogno degli scienziati. 

Ecco, nel nostro piccolo lo pensiamo anche noi: la politica (sanitaria marchigiana) ha bisogno di un diverso rapporto con i tecnici.

I ripetuti passi falsi (dal Piano annunciato e continuamente rimandato alla recentissima questione della trasformazione d’ufficio e sulla carta degli Ospedali Riuniti di Marche Nord in struttura ospedaliera di secondo livello) testimoniamo assieme a molto altro di una grande fragilità dell’impianto politico/tecnico del nostro sistema sanitario regionale. Un impianto che invece dovrebbe attrezzarsi per affrontare le sfide che il SSR dovrà affrontare a partire dai primi giorni successivi al suo quarantesimo compleanno.

 

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    Lucio Luchetta · 09/01/2019
    Non c’è dubbio che “la politica (sanitaria marchigiana) ha bisogno di un diverso rapporto con i tecnici”, ma credo che anche i tecnici debbano avere un diverso rapporto con i politici. In particolare, per quanto riguarda la DGR 1623, che riporta la “modifica” a carico dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, forse poteva essere opportuno, nel documento istruttorio, portare elementi (dati, motivazioni, riferimenti normativi, ecc.) che giustificassero tale decisione. Anche perché sicuramente si va ad incidere, in senso positivo o negativo a seconda della visione, sulla pianificazione sanitaria regionale, proprio nel momento in cui cerchiamo di capire quale sarà il futuro del nuovo piano sanitario. Mi chiedo: ma queste decisioni estemporanee alla fine sono utili alla pianificazione sanitaria regionale od al futuro della stessa Azienda Ospedaliera Marche Nord? Sicuramente creano intanto solo tensioni. Probabilmente la stessa decisione organizzativa, ammesso che sia appropriata, avrebbe avuto maggior valore se presa all’interno di una nuova proposta di riorganizzazione ospedaliera che sarà sicuramente un capitolo importante, quanto il capitolo dell’assistenza territoriale, del nuovo piano sanitario regionale. Speriamo che si stia lavorando alacremente nella stesura di questo piano.
    • Questo commento non è stato pubblicato.
      Claudio Maria Maffei · 11/01/2019
      Carissimo Lucio vedrai oggi un post che riprende le tue osservazioni. Purtroppo il combinato disposto di una politica mediocre ed autoreferenziale sostenuta da una componente tecnica scelta perchè omogenea produce quello che a tutti sembra "mostruoso" e che a "loro" sembra normalissimo!
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