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Il primo elemento essenziale per la promozione della salute nella popolazione è rappresentato dagli stili di vita. Naturalmente affrontare questa tematica è molto più complesso che organizzare una rete per gestire l'infarto acuto, perchè occorre vedere quello che non si vede ovvero un pericolo per la salute che si svilupperà negli anni e avrà conseguenze in un momento molto lontano da quello nel quale si ha una alimentazione non adeguata. E' naturale che anche l'attenzione sia difficile ottenere: il ragazzino obeso, una volta adulto, potrà mai ricondurre ad una responsabilità di qualcuno le conseguenze del suo stato? E se dovesse arrivare a questa conclusione con chi potrebbe prendersela (Schivare  l’invisibile e superare l’esistente…)?

Quindi i pochi numeri che presenteremo pongono un serissimo problema di sanità pubblica:

Alimentazione dei bambini (6 – 10 anni):

OKKIO ALLA SALUTE – Marche, 2016

 

Popolazione 18-39 anni:

Percentuale di sovrappeso e obesi – MeS 2016, sempre su fonte PASSI.

 

Nel rapporto PASSI è possibile evidenziare l'esistenza di diseguaglianze per il livello di istruzione e il reddito:

Rispetto all'azione in materia da parte degli operatori sanitari (Percentuale di persone sovrappeso e obese consigliate dal medico o altro operatore sanitario di perdere o mantenere peso - MeS - fonte PASSI), il confronto con le altre Regioni che partecipano al MeS evidenzia una performance di una certa variabilità tra l'AV 2 - Ancona (quella minore) e l'AV 3 - Macerata (quella migliore): 

 

 

Il tema alimentazione è naturalmente molto ampio, e investe anche:

- i neonati che vengono dimessi con latti artificiali: su questo esiste una linea di azione nel Piano regionale della prevenzione (pagina 18), ma al riguardo non c'è sufficiente attenzione, sino a casi eccezionali, ma significativi, di neonati denutriti per l'eccesso di diluizione dei latti artificiali per problemi di disponibilità economica;

- la popolazione anziana (La malnutrizione nell’anziano: possiamo fare di più. Una intervista a Paolo Orlandoni), con vere situazione di denutrizione nell'Italia del XXI secolo;

- gli adulti affetti da diabete di tipo 2, per i quali la DGR 1252/2017 evidenzia nitidamente che prima di iniziare un trattamento farmacologico andrebbe promosso il cambiamento degli stili di vita... ma quali percorsi sono disponibili concretamente?

 

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