Sono in scadenza a fine 2018 tutti i principali accordi con le strutture private:
- con le strutture di riabilitazione: DGR 1438/2016 e 1114/2017 (che copre gli anni 2016-2018);
- con le case di cura multispecialistiche: DGR 1636/2016 (che copre gli anni 2016-2018);
- con le case di cura monospecialistiche: DGR 1009/2017 (che copre gli anni 2016-2018);
- con le strutture private che operano in regime di day surgery: DGR 1577/2016 (che copre gli anni 2016-2018);
- con le strutture di laboratorio: DGR 184/2017 (che pure copre gli anni 2016-2018).
Abbiamo già avuto modo di commentare in questo blog molte delle criticità di questi accordi. Ad esempio per le strutture di riabilitazione rimandiamo al post L’ultimo accordo della Regione Marche con le strutture di riabilitazione: una analisi tecnica, mentre per gli altri accordi rimandiamo al post I numeri (crescenti) del rapporto con i privati: 2014 - 2017. Una tematica che abbiamo sviluppato più volte è stata poi quella della mobilità attiva dei privati che rischia di essere pagata in parte dalla Regione (L’attività di ricovero in mobilità attiva dei privati: una nota tecnica che corregge il tiro e informa sui futuri rischi (Regione avvisata …)).
Il rinnovo di questi accordi cade in un periodo in cui la politica sanitaria delle Marche nei confronti dei privati è stata più volte messa in discussione. Quale migliore occasione del nuovo Piano per avviare per tempo la stagione dei nuovi accordi?
Alcune semplici proposte:
- rendere subito pubblici i dati sulla mobilità e i volumi di attività ambulatoriale;
- leggere la dimensione dell'apporto dei privati nell'ambito delle diverse linee strategiche che informeranno la costruzione del piano.
Ricordiamo, per concludere, che nelle Marche non è in discussione il peso del privato quanto l’assenza di un governo regionale del rapporto con loro.
Si aspettano segnali di una inversione di tendenza.