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L’intervista di oggi parte da una amicizia, quella con Carlos Chiatti. Anche lui è uno di quelli che a trentotto anni ha già un curriculum di solito associato a grandi calciatori (nato nelle giovanili della Salernitana è stato scoperto dagli osservatori dell’Inter….) o chef celebrati (dopo un paio di anni da Gualtiero Marchesi è andato a Lione alla corte di..). Nel suo caso, laureato in Economia, ha lavorato, spesso contemporaneamente, all’Università Politecnica delle Marche, all’INRCA di Ancona, all’Università di Lund in Svezia passando per l’Università di Newcastle e stringendo rapporti con ricercatori di tutto il mondo. Ma ha sempre vissuto a Falconara Marittima, dove adesso lo sto intervistando. Sarebbe anche nato in Spagna (Carlos), ma questa non è una biografia.

La sede dell’intervista è Tech4Care (da pronunciare tecforcher) una start-up che ha sede in un loft proprio al centro di Falconara. L’ambiente, di due piani (il secondo è il piano rialzato della Direzione, amministrazione, etc: un tavolo in pratica) é pieno di giovani, schermi, attrezzature, macchinetta del caffè, sorrisi, entusiasmo e ottimismo. Pare la location di una fiction su una giovane start-up. O di un reality: quale ricercatore si farà approvare un progetto di intelligenza artificiale dalla NASA, sponsor della trasmissione, per un importo in dollari di oltre 9 zeri?

Solo che Tech4Care è vera, è seria e si occupa di ricerche, prodotti, progetti e servizi che sono tutti in larghissima misura dentro alcuni dei temi caldi della assistenza sociosanitaria alla popolazione fragile ed in particolare a quella fragile perchè invecchia. E quindi … via con l’intervista.

Chi: Carlos Chiatti, in veste di socio co-fondatore della start-up (il resto su Carlos si legge sopra).

Cosa: Tech4Care, una start-up innovativa a vocazione sociale, con sede a Falconara Marittima. Le parole chiave sono realtà virtuale, machine learning, intelligenza artificiale, tecnologia, servizi alla persona e alla comunità, idee e progetti, apertura al territorio ed alle collaborazioni internazionali.

Perché: perché è una realtà in crescita che offre l’opportunità di stimolare nel nostro territorio idee e progetti che creano opportunità di lavoro alle aziende ed alle persone e che possono trasformarsi in prodotti e servizi da rendere disponibili alla popolazione specie anziana.

Carlos: quando nasce Tech4Care e chi sono i suoi genitori?

Tech4are nasce ufficialmente il 1 febbraio 2017, in particolare con la spinta di tre soci fondatori (uno sono io e gli altri due sono Paolo Olivetti e Francesco Barbabella, ricercatori anche loro e miei amici) che hanno una idea: perché non dare una dimensione imprenditoriale alla attività di ricerca che da anni stavamo e stiamo facendo costretti (per due di noi, me compreso, è ancora così) a vivere e lavorare parte dell’anno all’estero (in Svezia, paese meraviglioso, ma non il nostro)? L’idea era poi di andare al di là della fase progettuale cui eravamo abituati e di trasformare i risultati della ricerca in prodotti e servizi validati e commerciabili, e quindi fruibili da parte delle persone che possono averne bisogno. Perché tutta la nostra attività nasce da bisogni complessi in cerca di migliori risposte.

Adesso Carlos vediamo alcuni esempi di quello che è stato fatto e si sta facendo dopo un anno.

Partiamo dall’area nuove tecnologie. Qua i progetti più importanti sono due ed in entrambi i casi collaboriamo con l’Università dell’Ulster in Irlanda del Nord, nostro partner ormai storico. Il primo progetto si chiama Magic Glass ed è un progetto che mira a costruire un prodotto che favorisca la riabilitazione dei pazienti con esiti da ictus attraverso strumenti per la realtà virtuale ed esercizi personalizzabili grazie a algoritmi di intelligenza artificiale (Nota dell’intervistatore, NdI: realtà virtuale e intelligenza artificiale più machine learning sono termini che ricorrono spessissimo nelle descrizioni di Carlos.  Come spesso succede, fare la prova è la cosa migliore. Con degli occhialoni che mi ha dato Carlos (vedi foto) sono entrato in una caverna con un simpatico gigantesco mostro e ho capito di che si può trattare. Questi lavori hanno molto a che vedere con i giochi, ma si tratta di veri giocattoli intelligenti e come tali utili).

Sempre in quest’area un altro progetto in itinere è VR Relief, che con le stesse modalità (l’uso del machine learning per costruire attraverso l’intelligenza artificiale sistemi virtuali) vuole arrivare a prodotti che consentano la gestione del dolore cronico.

Questi due progetti sono in itinere. Il primo a marzo dovrebbe arrivare al prototipo definitivo. Il secondo deve tra non molto superare la prima fase di selezione ed essere eventualmente rifinanziato dal primo cliente. La sapete no quella: ogni mattina in Africa un leone .. e una .. gazzella…. Beh a Falconara ogni mattina a Tech4Care si corre come il leone e la gazzella assieme! Perché per noi i progetti valgono sì curriculum perchè ti fanno pubblicare e ti fanno curriculum, il che va benissimo, ma valgono soprattutto se si trasformano in prodotti e servizi. Il che è molto stimolante, ma anche molto impegnativo e responsabilizzante. Perché qui sono in gioco, come vedremo, posti di lavoro.

Altre aree di attività Carlos? Sono sicuro che ci sono...

Infatti. C’è l’area che chiamiamo di innovazione sociale in cui le nostre progettualità possono prevedere o meno l’impiego di tecnologia. Questi sono progetti sul campo che ci entusiasmano perché ci legano alla nostra realtà territoriale. Il primo progetto, avviato in principio per una mia collaborazione professionale personale, è stato finanziato dalla Fondazione Cariverona ed è coordinato dalla Casa di Riposo Grimani Buttari di Osimo. Il progetto si chiama Famiglia al centro e prevede una serie di interventi proattivi nei confronti dell’anziano attraverso più strumenti dall’infermiere a domicilio (in collaborazione con la Fondazione Masera), al trasporto sociale, al turismo sociale, ecc. L’ipotesi è che anticipando la presa in carico di comunità dei problemi dell’anziano si possano prevenire o quantomeno ritardare e contenere i problemi sociali e sanitari dell’anziano (dalla ospedalizzazione alla solitudine).

Un altro progetto cui abbiamo dato un contributo è stato il percorso di costituzione dell’Unione “Terre della Marca Senone”, che ha coinvolto i comuni di Arcevia, Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti e Trecastelli. Per me é stata una esperienza professionale molto coinvolgente. Sembra cosa lontana dalle tematiche dell’assistenza sociale e sanitaria, ma non è così. Su questi temi l’unione dei comuni fa la forza davvero, ma va costruita in termini culturali, organizzativi ed amministrativi. Ed è quello che abbiamo aiutato a fare.

In questo primo anno di attività tutto questo fervore progettuale cosa ha portato in termini di sviluppo e consolidamento della start-up?

Di consolidamento non vogliamo proprio parlare. Siamo una start-up e quel “up” per definizione non ci tiene fermi (NdI: a proposito, tranquilli! Secondo l'Accademia della Crusca si può scrivere tanto start-up che start up e start up! Il problema non sta qui!). Cose cambiate in dodici mesi già tante: nuova sede (NdI: davvero bella, ma l’ho già detto all’inizio) dopo quella iniziale che ci era stata offerta dagli amici di un’altra bellissima azienda del territorio, t33 srl. E poi, a parte i tre amici al bar che hanno fondato la cosa, oggi ci sono quattro persone a contratto. E il 1 marzo aspettiamo un nuovo collaboratore esperto in machine learning (NdI: e te pareva!). Ilyas (così si chiama) è uno uiguro, popolazione turcofona che vive nel nord-ovest della Cina (NdI: santa wikipedia). Che, fra l'altro, parla solo inglese e questo sarà uno stimolo per tutti! E poi abbiamo investito in tecnologie, perchè le apparecchiature informatiche necessarie per le nostre attività debbono avere particolari caratteristiche come si può facilmente immaginare.

E adesso Carlos? Che messaggio diamo a chi ci legge e vive nella nostra regione?

Che Tech4Care è aperta a chiunque abbia idee, competenze, curiosità, intuizioni e prodotti che abbiano a che vedere con i bisogni delle persone e delle comunità e che con tecnologie nuove e modelli di servizi nuovi diano la risposta che oggi non si riesce dare. Il nostro sito (pur in ricostruzione) offre tutti i riferimenti per capire chi siamo, cosa facciamo e cosa cerchiamo.  Tech4Care vive di quello che progetta e realizza e con quello intende crescere ed offrire nuove opportunità sia al mondo dell’industria che al mondo della scuola e a quello dei comuni. E, più in generale, al mondo del lavoro.

E il rapporto con le istituzioni?

Ottimo, ma ulteriormente sviluppabile. Abbiamo un rapporto di collaborazione organica con la Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e rapporti di collaborazione stretti con i professionisti dell’INRCA (realtà cui io, peraltro,  personalmente debbo molto) e altre realtà già nominate parlando dei  progetti. Ma guardiamo anche alle progettualità regionali e delle altre Aziende sanitarie cui speriamo di offrire prodotti e servizi per la domiciliarità e la dimissione protetta, ad esempio.

Da ultimo: mi prendete come stagista?

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