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Il Quotidiano Sanità segnala la pubblicazione del rapporto della Corte dei Conti: Rapporto di coordinamento di Finanza pubblica 2018, che dedica una sezione alla sanità. Vediamo quale lettura del nostro Sistema Sanitario Regionale possiamo trarne (basata sui numeri e senza pregiudizi). In particolare, cercheremo di vedere se i dati ed i commenti sono coerenti con quelli del nostro blog. I dati si riferiscono al 2017 o al 2016 (l'anno di riferimento viene sempre riportato in grassetto). La lettura di questo documento è raccomandata per farsi una idea dello stato della sanità in Italia e nelle diverse Regioni!

Dispositivi medici: la Corte dei conti conferma che "non siamo messi bene".

"Particolare attenzione meritano i dispositivi medici. Come rilevato nel paragrafo precedente, nel 2017 la spesa per dispositivi medici è aumentata del 2,3 per cento. Diversi gli andamenti per i principali aggregati: la spesa per dispositivi diagnostici in vitro e per quelli impiantabili attivi indicano una crescita molto contenuta, rispettivamente, dello 0,5 e dello 0,7 per cento, mentre aumentano del 3,1 per cento gli esborsi per gli altri dispositivi".

Per le Marche (Tavola 6 - pagina 282) queste stesse variazioni registrano valori pari a: -1,2, +3,7 e +9,8. Il valore pro capite è il terzo più alto dopo Umbria e Toscana.

Nella Tabella R2.3 (pagina 288) si evidenzia un eccesso rispetto al tetto del 4,4% (che ha valore a livello nazionale) di 78 mln di Euro.

Acquisto di prestazioni di assistenza riabilitativa convenzionata: si confermano gli incrementi molto forti.

"Anche nel 2017 gli acquisti di prestazioni di assistenza riabilitativa convenzionata da strutture private accreditate crescono del 2 per cento. Non si registrano differenze significative tra regioni in Piano e non. Va sottolineato piuttosto la crescita che caratterizza quasi tutte le regioni centrali. Fatta eccezione per la Toscana, nell’anno Marche, Umbria (con variazioni superiori al 12 per cento) e Lazio (con il 6,6 per cento) segnano una variazione di rilievo dell’assistenza da privato a fronte di variazioni medie inferiori all’unità nelle altre aree" (pagina 285).

Farmaceutica territoriale e ospedaliera: si conferma la grossa criticità della Regione Marche.

Nella Tavola R2.1 si evidenzia per il 2017 il settimo dato più elevato di incidenza sul fondo sanitario regionale (8,08%); per la ospedaliera con il sesto più elevato dato a livello nazionale (9,53%).

Proventi per la compartecipazione di spesa: qui la flessione può trovare spiegazione nella tutela della popolazione colpita dal terremoto. 

La Tavola 8, pagina 292, evidenzia una flessione delle entrate tra il 2016 e 2017 del 5,2%, con un valore pro capite di 45,4 € con l'ottavo valore più basso.

Mobilità sanitaria: la Corte dei Conti rileva il nostro saldo negativo 2016. 

"Tra le regioni non in Piano, spiccano quali poli di attrazione la Lombardia e il Veneto nel Nord Italia e Emilia Romagna, Toscana e Umbria al Centro. Evidenziano invece una mobilità passiva elevata ed un saldo negativo, oltre alla Sardegna, anche la Valle d'Aosta, la PA di Trento, la Liguria e le Marche e la Basilicata che pure attraggono un flusso significativo da fuori regione".

Indicatori su struttura, prevenzione e appropriatezza:
la Corte dei Conti segnala (e conferma) criticità forti su mobilità e tagli cesarei. Interessante (e da noi mai segnalato fino ad oggi)  il dato sui troppi nati pre-termine in punti nascita senza Terapia Intensiva Neonatale.

Nella Tavola 10.2 (pagina 301) vengono offerti alcuni indicatori relativi al 2016 e in particolare si nota: 

Indicatore Marche
Dismissioni tasso standardizzato x 1000
residenti ≤160
132,88
peso medio dei ricoveri fuori regione dei residenti (acuti in DO)  Valore normale: >1,40 1,21 
% ricoveri fuori regione dei residenti sul
totale dei ricoveri in regione (acuti in
DO) Valore normale <8,2% 
13,4
Posti letto tasso x 1000 residenti 3,6
intervallo chiamata-arrivo mezzi
soccorso ≤18 minuti
18
Screening oncologici Quota di residenti
che hanno effettuato test in programmi
organizzati ≥7
9
Copertura vaccinazioni base a 24 mesi
≥95% (Valore normale 93)*
92,21
(1 sola vaccin < 92%)
MRP ≥95% (Valore normale 87,2%) 83,02
antinfluenzale >65 anni ≥75% (Valore normale 52%) 51,04
% dimissioni da reparti chirurguci con
DRG medico su tot dimissioni. Valore normale: ≤28,59
23,4
% ricoveri diurni di tipo diagnostico su
totale ricoveri Valore normale≤38,57
39,4
T.O. over 75 anni per 1.000 ab. Anziani
Valore normale ≤265,3
256,07
Degenza media pre-operatoria (gg)
Valore normale ≤1,70
1,42
Tasso di ospedalizzazione (standardizzato per 100000 abitanti) in età pediatrica (< 18 anni) per asma e gastroenterite Valore normale ≤141 98,35
Tasso di ospedalizzazione (standardizzato per 100000 abitanti) in età adulta (>= 18 anni) per complicanze (a breve e lungo termine) per diabete, BPCO e scompenso cardiaco ≤409 280,17
Percentuale di parti cesarei primari in strutture con meno di 1000 parti /anno ≤15% (*) 24,8
Percentuale di parti cesarei primari in strutture con oltre 1000 parti/anno ≤25% (*) 27,0
Percentuale di parti cesarei primari ≤20% 25,5
Percentuale di parti fortemente pre-termine in punti nascita senza UTIN ≤18% 36,0
Percentuale di pazienti (età 65+) con diagnosi principale di frattura del collo del femore operati entro 2 giornate in regime ordinario ≥60% 58,22

Valore normale: il valore di riferimento è relativo alla media nazionale 2016

Ospedalizzazione della popolazione > 75 anni: buono il dato delle Marche.

"Continua infine a ridursi in tutte le regioni il tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra-settantacinquenne, passando da un valore nazionale di riferimento di 346 su 1000 abitanti anziani nel 2015 a 265 nel 2016. L’indicatore resta tuttavia al di sopra della soglia in Campania, Abruzzo e Puglia, così come nelle regioni non in Piano, con punte elevate in VdA e nella PA di Bolzano (rispettivamente, 316,6 e 369,5), mentre Piemonte, Liguria, Marche e Basilicata si situano al di sotto della media". (pagina 303)

Assistenza territoriale (Tavola 10.4 - pagina 304):
viene confermata la carenza nella assistenza domiciliare. 

Indicatore Marche
anziani assistiti in ADI (%) ≥ 1,88 1,86
posti equivalenti per assistenza agli anziani ≥ 65 anni in strutture residenziali (tasso per 1000 anziani residenti) ≥ 9,80

12,76
(2015: 13,57)

posti equivalenti residenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili (tasso per 1000 residenti) ≥0,50

0,57
(2015: 0,57)

posti equivalenti semiresidenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili (tasso per 1000 residenti)≥0,22

0,23
(2015: 0,18)

posti letto in Hospice rapporto su 100 deceduti per
tumore ≥1

1,37
(2015: 1,35)

numero assistiti presso i Dipartimenti di salute mentale (tasso per 1.000 residenti) ≥10,82

16,04
(2015: 18,89)

 

Intervento per frattura di femore entro 48 ore: le Marche sono vicini al valore di riferimento (60%).

"Nonostante i significativi miglioramenti registrati negli ultimi anni, con riferimento alle operazioni dei pazienti con rottura del collo del femore, delle regioni in Piano solodue (Sicilia e Lazio) superano nel 2016 la soglia del 60 per cento dei casi di intervento entro il secondo giorno del ricovero, mentre nelle restanti tale percentuale scendesignificativamente, ponendosi al 25 per cento della Campania e al 29,3 della Calabria.
Nelle altre aree del Paese si evidenziano valori compresi tra il 70 e l’80 per cento, con l’eccezione della Lombardia, Liguria e Marche che si situano vicino al 60 per cento, l’Umbria al 53 per cento, mentre la Basilicata e la Sardegna si fermano al 46,7" (pagina 305).

Ricorso al taglio cesareo: non andiamo ancora bene (vedi sopra).

"Persiste, inoltre, un ricorso eccessivo al taglio cesareo nei parti primari. Nel 2016 la soglia di riferimento (20 per cento sul totale delle dimissioni per parto) è stata largamente superata in tutte le regioni in Piano, mentre nelle altre aree del Paese i valori più elevati si riscontrano in Liguria, Marche e Basilicata e in Sardegna (30 per cento), regione quest’ultima dove, sempre in tale esercizio, si registra una percentuale di parti fortemente pre-termine in punti nascita non attrezzati per la terapia neonatale pari al (51,6 per cento rispetto ad un limite del 18 per cento sul totale di tale tipologia di parti)" - pagina 305.

Copertura vaccinale per morbillo, parotite e rosolia: nel 2016 confermata forte criticità nella Regione Marche.

"Particolarmente critica la copertura a 24 mesi per morbillo, parotite e rosolia (MRP) pari, in media, all’87,2 per cento nel 2016 rispetto al 95 per cento raccomandato. La Lombardia con il 93,3 per cento si pone in testa alla classifica nazionale, seguita da Toscana e Umbria con valori superiori l’89 per cento, Emilia Romagna con l’87, a fronte dell’83 per cento delle Marche; nelle regioni in Piano, Lazio e Abruzzo presentano una copertura (87,9 e 87,5 per cento) poco al di sopra della media nazionale, che scende al 73,5 per cento in Molise. In miglioramento la Calabria, che nel biennio passa dall’84,2 all’86,5 per cento" - pagina 306.

Spesa sanitaria privata riversata al pubblico (Tavola 11.1 - pagina 311) e spesa sanitaria per famiglia del 2016 (Tavola 11.2 - pagina 312): quest'ultimo dato nelle Marche è particolarmente buono. 

Il valore pro capite di intramoenia e compartecipazione è pari a 102,2 €, con una undicesima posizione in ambito nazionale. Il dato della spesa sanitaria per famiglia in rapporto alla spesa complessiva è del 3,7%, il terzo dato più basso dopo Campania e Trento.

 

 

 

 

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