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Oggi facciamo una sintesi e tiriamo le conclusioni, quelle che oggi elegantemente si chiamano  take home messages, dell'intervista a Riccardo Sestili sul Sistema di Emergenza Territoriale 118 della Regione Marche.

Il Sistema di Emergenza Territoriale 118 ha avuto inizio nella nostra Regione nell’anno 1997 per accorpamento ed integrazione di mezzi e strutture che già operavano sul territorio in maniera non coordinata, essendo fornite di volta in volta, a seconda del contesto territoriale, da mezzi ed equipaggi appartenenti alle Associazioni di volontariato, alla Croce Rossa Italiana e, in alcune limitate realtà (Ancona, Osimo, Falconara, Senigallia, Pesaro), a strutture del Servizio sanitario.

Nel corso degli anni, a partire dalla L.r. 36/98, il Sistema si è costituito ed arricchito, attraverso un insieme di norme e regolamenti, personale, mezzi, materiali ed attrezzature. Parallelamente all’evoluzione del sistema si sono registrati radicali cambiamenti nell’organizzazione sanitaria con la riduzione, ad esempio, dalle originarie n. 13 Aziende Sanitarie Locali ad una Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR), articolata in n. 5 Aree Vaste, e con l’accorpamento delle allora n. 3 Aziende Ospedaliere di Ancona (Umberto I, Lancisi e Salesi) in un’unica Azienda, Ospedali Riuniti Ancona. Al netto di tale crescita e di tali cambiamenti, tutto il sistema è però rimasto ancorato ad operatività legate a limitate logiche di contesto locali al di fuori di una visione generale e non si è mai costituito, in un’ottica di government regionale, in un unico Centro di Responsabilità né l’appartenenza ASUR delle Centrali territoriali 118 e della Centrale regionale dell’emergenza, distinta da quella del Servizio regionale di elisoccorso fornito dall’Azienda Ospedali Riuniti Ancona, ha contribuito all’uniformità di sistema.

Essendo intanto maturate in diverse altre Regioni italiane interessanti e diverse esperienze organizzative nel campo della gestione dell’emergenza sanitaria preospedaliera, tutte portatrici di una visione integrata all’interno dell’intero ambito territoriale regionale, si è voluta presentare, in questa intervista, una proposta di sistema che prevede:

  • l’istituzione, con atto di Giunta, di un Dipartimento/Coordinamento funzionale Interaziendale per il Sistema di Emergenza Territoriale (SET) 118, con relativo Centro di Responsabilità regionale, individuato presso una Azienda Sanitaria della Regione;
  • l’assegnazione di un finanziamento vincolato alle Aziende Sanitarie della Regione, ciascuna per quanto di competenza, a fronte di un progetto preventivo di spesa presentato annualmente dal Direttore del Dipartimento/Coordinamento del Sistema di Emergenza Territoriale (SET) 118 e validato in ambito regionale dalle competenti strutture assessorili (Sanità, Bilancio).

In corso di esercizio è fatto obbligo al Direttore di D/C di rendicontazione almeno semestrale di bilancio delle attività economiche.

Seguono alcune tabelle con una proposta riassuntiva di possibili azioni e relative competenze. E con l'occasione grazie a Riccardo Sestili per una analisi e delle proposte che potrebbero entrare a far parte del processo di Piano.

 

 

 

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