×

Messaggio

EU e-Privacy Directive

Questo sito utilizza cookies tecnici e sono inviati cookies di terze parti per gestire i login, la navigazione e altre funzioni. Cliccando 'Accetto' permetti l'uso dei cookie, cliccando 'Rifiuto' nessun cookies verrà installato, ma le funzionalità del sito saranno ridotte. Nell'informativa estesa puoi trovare ulteriori informazioni riguardo l'uso dei cookies di terze parti e la loro disabilitazione. Continuando nella navigazione accetti l'uso dei cookies.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Visualizza la normativa europea sulla Privacy.

View GDPR Documents

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.
Scrivi un commento
Print Friendly, PDF & Email

La stima della mortalità alcol-attribuibile per l’Italia elaborata dall’Osservatorio Nazionale Alcol nell’ambito del progetto Ccm: “L’alcol in Italia e nelle Regioni. Valutazione epidemiologica del rischio sanitario e sociale dell'alcol in supporto al Piano Nazionale di Prevenzione e alla implementazione del Piano Nazionale Alcol e Salute” mostra che in Italia nel 2010 complessivamente 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni sono morti per cause totalmente o parzialmente attribuibile al consumo di alcol: una semplice proporzione può far stimare i marchigiani morti ogni anno in circa 400! 

Nelle Marche "la prevalenza di consumatori di almeno una bevanda alcolica è pari al 80,8% tra gli uomini ed al 54,1% tra le donne; per gli uomini il valore è aumentato rispetto alla precedente rilevazione di +5,3 pp e risulta superiore alla media nazionale. I valori di prevalenza dei consumatori e consumatrici di tutte le bevande considerate sono in linea con la media nazionale ad eccezione del vino che per entrambi i generi è superiore alla media nazionale, degli amari per le donne, che risulta più basso, dei super alcolici per gli uomini più alto. Unico incremento significativo rispetto al 2014 si registra tra gli uomini che consumano aperitivi alcolici (+7,5 pp). Gli indicatori riguardanti i comportamenti a rischio sono in linea con il dato nazionale, ma rispetto al 2014 si rileva un incremento tra gli uomini dei consumatori binge drinker (+5,4 pp) e dei consumatori a rischio (criterio ISS) (5,2 pp)" – Relazione al Parlamento, 2016.

 

 

 L'Istituto superiore di sanità mette a disposizione i dati on line del SISMA - sistema di monitoraggio alcol correlato:

 

 

Il report PASSI 2013-2016, basato su interviste telefoniche a soggetti di età compresa tra 18 e 69, evidenzia la presenza di una condizione di rischio rispetto alla media nazionale:

 

 

Molto preoccupanti sono i dati relativi alla popolazione della fascia di età tra i 18 e i 34 anni.

 

 I dati del MeS consentono una analisi per ambito territoriale con dati critici per l'Area vasta 5 - Ascoli Piceno - San Benedetto del Tronto:

 

Il dato dei ricoveri per diagnosi totalmente attribuibili all'alcool, nel confronto con le altre regioni del centro, evidenzia dati particolarmente elevati per la nostra Regione:

Mentre i dati di mortalità per patologie totalmente alcol-attribuibili sono nelle Marche su valori intermedi rispetto alle altre Regioni italiane:

 

La valutazione dei decessi per patologie alcol-attribuibili, basati sui dati 2010, evidenzia un dato allineato con quello delle altre Regioni del centro Italia:

 

 Figura 3. Analisi del contributo (%) delle categorie dei decessi alcol-attribuibili sul totale per Regione– Anno 2010

 

Rispetto alle azioni di contrasto ai danni da alcool sono interessanti i dati MeS, basati sulla rilevazione PASSI, sulla percentuale di consumatori a maggior rischio consigliati da operatori sanitari di bere meno:


La Relazione al Parlamento include anche: LA RILEVAZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE ATTIVITA’ DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 30.3.2001 N. 125. Estrapoliamo i paragrafi relativi alla Regione Marche (i link ai provvedimenti citati sono aggiunti). Ma forse è utile premettere al riepilogo del lavoro svolto il dato relativo alla risorse umane impegnate in questo delicato fronte (occorre il denominatore per rilevare il sottodimensionamento?):

 

Ecco i passi che ci riguardano dalla Relazione al Parlamento.

Iniziative adottate per favorire l’accesso ai trattamenti sanitari e assistenziali e per migliorarne la qualità: 

Nella Regione si evidenzia quindi una situazione in cui a fronte di una diffusività del fenomeno, buona è la capacità di attrazione da parte dei Servizi. Il buon grado di accesso ai trattamenti sanitari e assistenziali trova riscontro in diversi aspetti che si sono sviluppati e consolidati nel corso degli anni: uniforme distribuzione dei Servizi nel territorio regionale, integrazione dei Servizi, investimento nella specializzazione di alcuni Servizi nell’area alcologica.
I cinque DDP dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale – ASUR, che hanno competenza nelle Aree Vaste coincidenti con le cinque Provincie della Regione, si articolano in quattordici Servizi Territoriali Dipendenze Patologiche (STDP), i quali, in tutti i casi, dispongono di un ambulatorio territoriale che, tra le altre dipendenze, si occupa anche di alcol. Agli ambulatori territoriali si aggiungono sei Servizi con una equipé specialistica per le problematiche etiliche: Unità Operativa Semplice Alcologia ad Urbino (DDP AV1 Pesaro), U.O.S. "Alcol e Sostanze illegali" Centro di Alcologia Clinica a Falconara 125 (DDP AV2 Ancona), Nucleo Alcoldipendenze a Civitanova Marche e Ambulatorio territoriale del STDP che si occupa esclusivamente di dipendenza da alcol c/o Ospedale di Tolentino (entrambi DDP AV3 Macerata), U.O.S. Ambulatorio Alcologico a Porto Sant’Elpidio (DDP AV4 Fermo) e Ambulatorio Alcologico a San Benedetto (DDP AV5 San Benedetto).
Dal punto di vista operativo l’attenzione posta alla definizione ed attuazione di sistemi integrati ha prodotto un rilevante lavoro di rete svolto sia all’interno del sistema dei Servizi sanitari che sul territorio. Numerose e consolidate sono le collaborazioni, attraverso protocolli ed accordi, tra i servizi dei DDP che si occupano di alcologia e le varie unità specialistiche sia ospedaliere che territoriali. Gli accordi, finalizzati a garantire le consulenze specialistiche ed alla predisposizione e gestione dei progetti d’intervento, coinvolgono i Dipartimenti di Salute Mentale, i Pronto Soccorso, le UO ospedaliere, in particolare di Neurologia e di Medicina, i MMG, le Unità Multidisciplinari Minori (UMEE) e Adulti (UMEA), il Comitato Trapianti Epatici delle Aziende ospedaliere, i Dipartimenti di Prevenzione e Sicurezza negli ambiente di lavoro. Sul territorio, la rete dei servizi comprende un importante lavoro integrato anche con le tre Case di cura private convenzionate presenti nelle Marche, con i Servizi dei Comuni e degli Ambiti Territoriali Sociali –ATS, con le strutture residenziali e semiresidenziali accreditate del privato sociale, le associazioni, il volontariato, tra cui in particolare gli Alcolisti Anonimi oltre ai CAT ed Alanon, le cooperative sociali. Nel campo della sanità penitenziaria, gli operatori assicurano la propria presenza, periodica e costante.
Tre dei DDP (AV1 Pesaro, AV2 Ancona e AV5 San Benedetto–Ascoli Piceno) della Regione Marche dispongono, in collaborazione con il Privato sociale, del Servizio di Unità di Strada. Infine anche rispetto all’area dell’intercettazione ed al contatto precoce, i Servizi per l’alcologia delle Marche operano in costante e stretta sinergia con i vari servizi territoriali e con le Agenzie sia educative che del tempo libero: Ambiti Territoriali Sociali, Forze dell’Ordine, Scuole, Centri di Aggregazione Giovanile, Associazioni sportive, Parrocchie, Esercizi pubblici ed Imprese private. Alla disponibilità sul territorio dei Servizi si associa un buon livello di accessibilità. Tutti i Servizi garantiscano ampie fasce orarie di apertura al pubblico e gli utenti accedono con contatto diretto, libero o telefonico, e senza pagamento ticket. Solo per specifiche situazione è prevista una lista di attesa o la richiesta del medico curante. Le èquipe deputate all’accoglienza ed alla predisposizione dei piani terapeutici personalizzati sono multiprofessionali (medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri). I Servizi favoriscono l’informazione anche attraverso la divulgazione della carta dei Servizi, in alcuni casi, la produzione di opuscoli informativi o siti web ed un costante lavoro di organizzazione e/o partecipazione ad iniziative pubbliche per la sensibilizzazione al problema. La Regione Marche si è dotata recentemente di un software finalizzato al monitoraggio dell’utenza e delle attività relativamente alle dipendenze.

Iniziative adottate per favorire l’informazione, la prevenzione e l’educazione sui danni alcol correlati

Tutte le iniziative di carattere informativo, preventivo ed educativo attuate rispetto ai danni correlati all’uso di alcol, si collocano, nella Regione Marche, all’interno del nuovo Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018, DGRM 540 del 15/07/2015 “Interventi regionali di attuazione del Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018” che ne costituisce la cornice organizzativa ed istituzionale di riferimento.
Le varie iniziative adottate dai Servizi Territoriali Dipendenze Patologiche (STDP) della Regione possono essere ricondotte a due principali tipologie di azioni: progetti specifici e/o servizi/attività strutturate. Rispetto alle attività si segnalano:
-CIC-Centri di Informazione e Consulenza,
-Servizi di Unità di Strada,
-Attività di sensibilizzazione ed informazione sui danni derivati dall’abuso di sostanze, compreso alcol.
Tale attività è stata realizzata, in alcuni Servizi territoriali, attraverso diverse strategie: partecipazione, da parte dei professionisti dei Dipartimenti in qualità di esperti del settore, ad eventi ed iniziative promosse dalle varie istituzioni dei territori di competenza; attivazione di sportelli di ascolto sul territorio in collaborazione con gli Enti Locali, attuazione di gruppi di sensibilizzazione ed informazione sui rischi dell’uso/abuso di sostanze stupefacenti ed i relativi problemi sanitari correlati nelle carceri e/o per persone del territorio di competenza segnalate e sanzionate dalla Prefettura ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 309/90; Per ciò che attiene le progettualità, nel corso del 2015 nei DDP delle Marche sono stati realizzati: “Insieme per la sicurezza”; “Amo la libertà”; “Giovani alcol e guida; “Voglio una vita esagerata”; “L'abuso di alcol negli adolescenti. Genitori e figli in un rapporto che cambia”; “Cambiare punto di vista”; “Non me la dai a bere”; “Niente da capire”; "Stammi bene"; "Cosa sai del bere?"; "Pink Drink"; “Formula Me – Guida Sicura tra storia e futuro”; “Team Territoriale di prevenzione”; “Uso, abuso, dipendenze e sostanze”; “Scuole che promuovono salute”; “Educazione alla Salute”; “Unplugged; “Progetto regionale di controllo e vigilanza nelle Grandi Opere Edili”. I progetti sono prevalentemente pluriennali e finanziati con fondi integrativi Regionali per il contrasto delle dipendenze e/o con risorse economiche dei budget dipartimentali dell’ASUR. Significativo è il ruolo del Privato Sociale Accreditato ed importanti, in alcuni casi, le collaborazioni con i Dipartimenti di Prevenzione, gli Istituti Scolastici, la Polizia Stradale, gli Enti Locali (Comuni, Province), di settore (Camera di Commercio, Accademia delle Belle Arti), ed anche delle aziende private. L’ambito privilegiato delle iniziative è stato quello scolastico, tuttavia molte delle progettualità hanno attuato interventi di tipo trasversale coinvolgendo oltre al mondo della scuola, i luoghi del divertimento e del tempo libero, il settore del lavoro, della guida sicura, i carceri, la cittadinanza e le istituzioni socio sanitarie dei territori. I principali destinatari, intermedi e finali, sono stati i giovani e gli adulti della comunità educante, in particolare: studenti, genitori, insegnati, dirigenti scolastici, personale ATA degli istituti secondari di primo e secondo grado, giovani in prossimità del conseguimento del patentino di guida, istruttori delle scuole guida, educatori, gestori dei locali e dei luoghi del divertimento, forze dell’ordine ed addetti alla sicurezza, detenuti e personale dei carceri, giovani lavoratori, categorie di lavoratori comportanti rischio di infortuni sul lavoro, professionisti sanitari, la cittadinanza in generale e le donne.  

Iniziative adottate per garantire adeguati livelli di formazione e aggiornamento del personale addetto

Per quanto riguarda la formazione in campo alcologico, nel 2014 la Regione Marche ha aderito al Progetto nazionale IPIB “Formazione su identificazione precoce e intervento breve per la prevenzione dei problemi e danni alcolcorrelati nei contesti lavorativi e nell’assistenza sanitaria di base”.
La formazione segue uno standard specifico promosso dall’OMS nell’ambito del progetto Europeo PHEPA (Primary Health-care European Project on Alcol) ed è ispirato ai principi della Evidence Based Prevention. Nel 2015 sono stati effettuati diversi incontri organizzativi con tutti i rappresentanti dei Servizi coinvolti nell’AV 2 e AV3 a cui hanno preso parte oltre al Centro di Alcologia del STDP (Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche) di Ancona, con responsabilità scientifica del progetto, anche il Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASUR Marche, l’Ufficio Promozione Salute ASUR Marche. Inoltre tre dei Servizi delle due Aree Vaste coinvolte (Centro di Alcologia di Ancona, il Nucleo Alcoldipendenze di Civitanova Marche ed il Servizio Territoriale di Fabriano) hanno realizzato diverse giornate formative della durata di circa 8 ore ciascuna, comprendenti lezioni frontali ed esercitazioni pratiche di gruppo. Le giornate formative hanno coinvolto i MMG, Medici del Lavoro e altro personale sanitario e non-sanitario che possono avere rapporti istituzionali con persone a rischio ed hanno avuto tra le finalità quella di fornire strumenti per l’identificazione dell’abuso di alcool in fase precoce, alla sua stadiazione secondo i parametri AUDIT, all’utilizzo del colloquio motivazionale per creare una relazione utile per il trattamento a domicilio o l’invio in struttura specialistica. Oltre all’iniziativa di carattere regionale, significativo è stato il numero degli eventi formativi, di carattere multidisciplinare, organizzati sia dai DDP che dalle strutture private convenzionate-accreditate ed a cui hanno preso parte i professionisti degli stessi.
Il personale dei servizi pubblici ha inoltre partecipato a seminari e convegni specialistici organizzati a livello locale e nazionale. Le varie iniziative hanno visto il coinvolgimento del personale del terzo settore, in quanto parte integrante del Sistema dei servizi, ed in alcuni casi anche dei professionisti operanti nei settori e servizi implicati nelle problematiche legate alle dipendenze patologiche. 157 Tra le varie iniziative si riportano:
- Tavolo Regionale di confronto tra operatori per l’attuazione del PRP 2014 – 2018 “Scuola e Salute – è tutto un programma- DDP AV4;
- “Integrazione in Area vasta delle procedure relative ai trattamenti e ai modelli di valutazione degli esiti” giornata di formazione organizzata dal STDP di Camerino (DDP AV 3 Macerata), tenuta da docenti esterni e rivolta agli operatori del DDP, della Casa Circondariale di Camerino e del privato sociale dipartimentale;
- “Dipendenza da alcol, Comorbilità psichiatriche e uso di sostanze” convegno organizzato dalla Casa di cura Villa Silvia di Senigallia. Giornata di formazione sulle interazioni possibili tra l’alcol e il vasto range di sostanze psicotrope presenti sul mercato. Oltre ad esperti esterni, sono intervenuti i professionisti del STDP di Ancona - DDP AV2;
- “Quarto passo: il coraggio di applicare i principi al di sopra delle personalità nelle ventiquattrore”. Seminario Macro Regione Centro Area Marche finanziato ed organizzato da Alcolisti Anonimo. Intervento dei professionisti del STDP di Senigallia - DDP AV2;
- “Alchimia o Evidence-based Medicine in Alcologia". Convegno organizzato dalla Casa di Cura Villa San Giuseppe. Intervento dei professionisti del STDP di Ancona - DDP AV2; - “Benzodiazepine ed Alcol: interazioni e proposte terapeutiche”. Convegno formativo organizzato dall’Associazione Arcobaleno di Capodarco di Fermo rivolto agli operatori dei Servizi per le Dipendenze ed agli operatori del Privato Sociale.
- “Sharing experience: il paziente con dipendenza da alcol”. Evento formativo di carattere locale, sull’utilizzo dell’acamprosato nella cura del paziente alcolista organizzato da Bruno Farmaceutici s.p.a a cui hanno partecipato operatori del DDP AV3 di Macerata
Infine, all’interno del piano formativo ASUR, in molti Servizi sono stati attivati e realizzati percorsi di supervisione ed attività di formazione interna, autogestita in gruppi di miglioramento:
- “Casi di confine in alcologia: pazienti in doppia diagnosi e gruppo operativo”. Ciclo di n. 4 incontri di supervisione – Centro di Alcologia Clinica- STDP Ancona –DDP AV2;
- “Le terapie psicofarmacologiche in alcologia”. Gruppi di miglioramento –Centro di Alcologia Clinica- STDP Ancona –DDP AV2
- “Gestire per obiettivi e ottenere risultati. Rischio clinico connesso all’aggressività”
- Strumenti clinici nella gestione del comportamento aggressivo indotto dall’assunzione di alcool e/o sostanze. Gruppi di miglioramento Servizio Territoriale di Fabriano- DDP AV2;
- Circoli di Lettura Interna accreditati. Ciclo di n. 5 incontri STDP di San Benedetto DDP AV5.

Iniziative adottate per promuovere la ricerca e la disponibilità di formazione specialistica a livello universitario

Sul territorio della Regione Marche sono state attivate alcune iniziative volte alla promozione della ricerca e della formazione specialistica a livello universitario. Nello specifico nell'anno 2015 sono state accolte presso i vari Servizi dei DDP di Pesaro, Ancona, Fermo e San Benedetto nove esperienze di tirocinio universitario provenienti dai corsi di Laurea in Psicologia, Servizio Sociale ed Educazione Professionale. Inoltre il Servizio di Senigallia (AN) ha proseguito, per l’anno 2015, l’attività di ricerca in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche Josè Bleger ed ha avviato una ricercaazione, in collaborazione con il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Senigallia ed i Comuni del territorio. L’iniziativa ha come principali finalità: strutturazione di un sistema di osservazione e monitoraggio con il Pronto soccorso di Senigallia per l’intercettazione precoce dei comportamenti a rischio delle sostanze stupefacenti ed etiliche; predisposizione di dispositivi clinici integrati; concertazione di attività di promozione e prevenzione attraverso la lettura e l’analisi dei bisogni sul territorio. Il Centro di Alcologia Clinica del STDP (Servizio Territoriale Dipendenze Patologiche) di Ancona, sta partecipando alla realizzazione di una tesi di specializzazione avente come oggetto lo studio osservazionale sui nuovi casi clinici dei pazienti afferenti al Centro di Alcologia Clinica del STDP di Ancona.

Iniziative adottate per favorire le associazioni di auto-mutuo aiuto e le organizzazioni del Privato sociale no profit

Numerose sono le Associazioni di auto-mutuo aiuto e varie le Organizzazioni del Privato Sociale no profit che insistono sul territorio di ciascun Dipartimento per le Dipendenze, tanto che la copertura da parte delle organizzazioni Alcolisti Anonimi, Alanon, dei C.A.T. Clubs Alcologici Terrioriali, delle Comunità terapeutiche, dei Centri di Ascolto etc. risulta omogenea ed uniforme su tutto il territorio regionale senza differenze significative tra i vari Servizi dipartimentali. Per quello che attiene le iniziative adottate per garantire il coinvolgimento delle associazioni e delle organizzazioni, quest'ultime sono sempre coinvolte da ciascun Dipartimento nei momenti formativi/informativi. In linea con le DGRM n.747/04 e DGRM 1534/13, i Dipartimenti coinvolgono le associazioni nella predisposizione e nell'attuazione dei programmi terapeutici, nei Comitati dipartimentali e nelle attività cliniche/organizzative.

Strutture di accoglienza realizzate o presenti sul territorio per i fini di cui all’art. 11 legge 125/01
(Strutture di accoglienza per pazienti alcoldipendenti che, nella fase successiva a quella acuta, necessitano di osservazione e cura prima dell’invio al trattamento domiciliare o in day-hospital).

Nelle Marche si contano numerose e diversificate Strutture di accoglienza per i fini di cui art. 11, distribuite uniformemente su tutto il territorio regionale. Oltre alle 14 Strutture del Servizio pubblico di tipo ambulatoriale, quattro DDP sono dotati anche di specifiche unità/nuclei/équipe per il problema alcologico.
Nel territorio operano, ormai da anni, tre strutture di tipo Ospedaliero convenzionate: Casa di cura “Villa Silvia” a Senigallia (AN), “Villa Jolanda” a Jesi (AN) e “Villa San Giuseppe ad Ascoli Piceno; numerose sono le Comunità terapeutiche di tipo sia residenziale che semiresidenziali che accolgono persone target. 180 Nel 2015, il Centro Post Cura “San Nicola” del Gruppo “Villa Silvia” di Senigallia ha avviato il progetto sperimentale “Chirone”, un trattamento residenziale breve. Il progetto è rivolto ai cosiddetti “casi complessi” ovvero adulti affetti da dipendenza da alcol e/o altra dipendenza anche comportamentale e/o disturbi psicopatologici. Il progetto si articola in più fasi e prevede la collaborazione con i Servizi territoriali del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) e di quello delle Dipendenza Patologiche (DDP) della Regione Marche.
Le strutture terapeutiche residenziali articolate in diverse sedi, ad eccezione di un caso la cui titolarità è di tipo pubblico (STP Ancona DDP AV2), sono gestite dal Privato sociale accreditato: cooperative sociali, I.R.S. L’Aurora, Labirinto, P.ARS “Pio Carosi”, Berta 80, Ama, Onlus OIKOS, ed Associazioni: La Speranza, L’Arcobaleno, Glatad e Dianova. A queste si aggiungono otto strutture di tipo semiresidenziale di cui cinque di tipo pubblico (DDP AV 1, 2 e 4). Entrambe le tipologie delle Comunità prevedono anche programmi riabilitativi per alcoldipendenti. Il volontariato gestisce inoltre numerose Strutture, tra Centri auto-mutuo aiuto, Centri di ascolto e Servizi che operano interventi di inclusione socio lavorativa, abitativa e di prevenzione.

Protocolli di collaborazione o convenzioni stipulate con enti e associazioni pubbliche o private operanti per le finalità della legge

Seppur non sempre formalizzate attraverso la sottoscrizione di specifici protocolli, sull'intero territorio della Regione Marche sono diffuse numerose collaborazioni con altri Enti o Associazioni, siano essi Pubblici o Privati.
L’assetto organizzativo dei DDP della Regione Marche ( DGRM n.747/04 e DGRM 1534/13 “Riordino sistema regionale servizi dipendenze patologiche”) prevede che le attività alcologiche svolte nell’ambito dei progetti dipartimentali vengano ratificate da appositi protocolli d’intesa e che le attività delle strutture residenziali e semiresidenziali accreditate siano codificate da apposite convenzioni e che la collaborazione in progetti e tavoli specifici di prevenzione vengano formalizzate. Per quanto riguarda gli inserimenti lavorativi vengono attivate specifiche convenzioni con le aziende ospitanti. Infine secondo quanto indicato nella DGRM 154/09 “Linee guida costruzione percorsi assistenziali-organizzativi funzionamento DDP” i diversi DDP hanno attivato Equipe di Valutazione Integrata a cui prendono parte le diverse figure professionali dei soggetti pubblici e privati dei vari Enti ed Associazioni dei DDP.
Rispetto invece alle collaborazioni formalizzate e sottoscritte si evidenziano:
- nel DDP dell’AV3 (STDP di Macerata e di Civitanova Marche) i protocolli con le Commissioni Patenti;
- nel 2014 il STDP di Ancona ha redatto un Protocollo di Collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASUR Marche. Scopo del protocollo è di sottoporre a controlli per la valutazione dell’abuso/dipendenza da alcol, su richiesta del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro – SPeSAL che aderisce al progetto regionale di controllo e vigilanza nelle Grandi Opere Edili, i lavoratori appartenenti a categorie individuate come comportanti rischio d’infortuni sul lavoro e nello specifico: fuochisti, addetti alla conduzione di caldaie generatrici di vapore, addetti alla manipolazione e stoccaggio di gas tossici (in base alla G.U. n. 75 del 30/03/2006).
Per ciò che attiene le collaborazioni rispetto alla rete dei servizi dell’ambito sociosanitario si segnalano:
- le collaborazioni con i vari reparti ospedalieri ed Unità Operative (Malattie Infettive, Pronto soccorso, Neurologia, etc), in alcuni casi è sostenuta da specifiche determine o protocolli;
- in tutto il territorio regionale, anche se non sempre formalmente regolamentata, è assai stretta anche la collaborazione con i DSM (Dipartimenti di Salute Mentale) ed i CSM per la gestione di pazienti dipendenti con diagnosi multipla;
- significativo è anche il lavoro di rete svolto con i MMG e con i servizi sociali dei Comuni dei territori di competenza;
- attivi sono i protocolli per la condivisione del profilo assistenziale con le Case di Cura Private convenzionate della Regione Marche.
Infine si ricordano:
- nell’STDP di Ancona proseguono le azioni di network e le attività di consulenza specialistica, urgente e programmata, nelle 24 ore, presso tutti i reparti, compreso il P.S. dell’Ospedale Regionale di Torrette di Ancona ed il Protocollo d’intesa avviato nel settembre 2010, con il Comitato dei Trapianti Epatici dell’AOU Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona, anche attraverso la valutazione dei pazienti con problematiche alcol correlate in attesa di trapianto.
- nel STDP di Senigallia del DDP AV2 è attivo ormai da anni un protocollo con l’Unita’ Operativa Tutela Minori del proprio territorio finalizzato a migliorare la collaborazione nella gestione dei progetti di intervento terapeutico e di sostegno relativamente a minori.

Attività di collaborazione con le competenti istituzioni dell’Amministrazione dell’Interno, municipali o altre per il rispetto delle disposizioni in materia di pubblicità, vendita e guida

Nell’anno di riferimento non sono state segnalate, da alcun Servizio territoriale, iniziative di collaborazione con le competenti Istituzioni dell’Amministrazione dell’Interno, municipali o altre. Tuttavia il DDP dell’AV 4, nel 2015 ha stilato un Accordo con il Comune di Monte Urano (FM) per il controllo e la gestione della somministrazione di bevande alcoliche nel corso di iniziative/eventi pubblici, nell’ambito del progetto “Monte Urano – ci sto bene” ed ha realizzato una Progettazione condivisa con il CAT “La Rondine” per organizzare l’evento “Capodanno Analcolico” nel Comune di Porto San Giorgio (FM). L’iniziativa, per questioni organizzative, verrà attuata nel 2016.

Attività o progetti messi in atto per assicurare la sicurezza sui luoghi di lavoro

Molto diffuse nell’intero territorio le iniziative e/o progetti adottati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Tutti i Servizi, ai sensi della DGR 603/09 “Recepimento intesa Stato Regioni in materia di prevenzione, sorveglianza sanitaria e accertamento tossicodipendenza e/o assunzione sostanze stupefacenti e psicotrope in lavoratori addetti a mansioni a rischio”, effettuano accertamenti di tossicodipendenza e/o assunzione di stupefacenti e di sostanze psicotrope in lavoratori addetti a mansioni a rischio. la Regione Marche ha aderito al Progetto nazionale IPIB “Formazione su identificazione precoce e intervento breve per la prevenzione dei problemi e danni alcol correlati nei contesti lavorativi e nell’assistenza sanitaria di base” finalizzato all’implementazione delle conoscenze, attitudini, abilità e motivazioni degli operatori sanitari che operano nei contesti di lavoro e nell’assistenza primaria al fine di identificare e valutare persone con comportamento a rischio e, eventualmente, indirizzarle ai centri specialistici. Alcuni Servizi si avvalgono di specifici Protocolli con il Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro ASUR Marche. Infine si segnala l’iniziativa di sensibilizzazione sui danni derivati dall’abuso di sostanze e alcol e di prevenzione degli abusi di alcol e psicofarmaci attuata presso il Carcere di Fossombrone nel 2015 dal Servizio di Fossombrone del DDP AV1 di Pesaro e rivolta a professionisti (sanitari, educatori, psicologi) ed operatori addetti alla sicurezza.

Provvedimenti adottati per assicurare l’erogazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci per terapie antiabuso o anticraving dell’alcolismo

Tutti i Servizi pubblici per le Dipendenze della Regione Marche somministrano farmaci specifici per la terapia antiabuso ed anticraving alcologico. I principali farmaci sono: sodio oxibato, disulfiram, acamprosato, nalmefene ed antaxone. Per ciò che attiene il sodio oxibato alcuni Servizi somministrano il farmaco solo in pazienti in fase di acuzie e/o in appoggio. Sono utilizzate anche terapie psicofarmacologiche come antidepressivi, ansiolitici e neurolettici atipici. Accade, in alcuni casi, che queste specifiche terapie siano prescritte in collaborazione con i Servizi territoriali per la Salute Mentale. Tutte le somministrazioni sono ovunque erogate presso i Servizi pubblici per le Dipendenze Patologiche e in casi particolari dati in affido al paziente stesso o a suoi familiari.
Diffusa è la collaborazione con i MMG.

Progetti o iniziative di particolare rilevanza realizzati dalle Regioni in adesione agli orientamenti e ai principi della legge 125/2001

Nessun progetto segnalato.


Per concludere ancora una volta un video

 

 

Devi fare login per poter postare un commento
Leggi il commneto... The comment will be refreshed after 00:00.

il primo commento

Joomla SEF URLs by Artio