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Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - Area Monopoli pubblica un report periodico sull'andamento del fenomeno (I dati sul gioco legale in Italia): dal 2013 al 2016 nelle Marche la spesa per gioco d'azzardo è passata da 404 milioni di Euro a 469! 

I marchigiani hanno quindi speso 65.000.000 € in più in 3 anni: l'incremento è attribuibile per una metà al lotto (forse per effetto delle campagne pubblicitarie, sì perché lo Stato fa pubblicità al gioco d'azzardo...) e metà alla diffusione degli apparecchi (accolti in quei locali spuntati come funghi e rigidamente con vetri oscurati).

Sono stati recentemente messi a disposizione anche i dati per comune che possono consentire una riflessione anche a livello locale sull'impatto del fenomeno:
- Anno 2016
- I semestre 2017

Una mappa realizzata sulla base del dati 2016 rapportati alla popolazione residente (spesa pro capite) evidenzia una variabilità nella spesa per comune, con dati anomali per il comune di Monsano (AN) e di Muccia (MC) e dati più elevati nell'ambito territoriale di Fermo (nelle vicinanze dell'importante Ippodromo di Montegiorgio).

Il dato 2016 aggregato per provincia evidenzia la presenza di un gradiente nord - sud.

Riguardo al contrasto al gioco d'azzardo, che rientra tra le possibili fonti di dipendenza, l'Istituto Superiore di Sanità ha mappato l'offerta esistente e offre un anagrafe dei servizi (coincidente con i Servizi Tossicodipendenze). L'Istituto Superiore di Sanità ha avviato una indagine sul fenomeno (con coinvolgimento delle Marche) e attivato un numero verde: 800 55 88 22 (la Regione ne da notizia con propria news, quando per Legge dovrebbe averne attivato uno proprio...).


I dati esposti evidenziano un fenomeno con un impatto sociale davvero rilevante e con pericoli per la diffusione di forme di dipendenza da gioco: la Regione ha approvato il 31/1/2017 le NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO E DELLA DIPENDENZA DA NUOVE TECNOLOGIE E SOCIAL NETWORK e approvato il 14 novembre 2017 il Piano regionale integrato 2017/2018 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (GAP) e della dipendenza da nuove tecnologie e social network. Il documento fornisce alcuni dati sul numero di utenti in trattamento per tale problematica:

 

I dati contenuti nel Piano sono stati prodotti dall'Agenzia Regionale Sanitaria, sebbene nell'area web dedicata all'OSSERVATORIO REGIONALE DEI COMPORTAMENTI D’ABUSO non è aggiornata e fa riferimento a un comitato istituito nel 2015. La Legge cita anche la Consulta per le politiche di contrasto delle dipendenze patologiche, ma nell'area web dedicata della Regione non vi sono riferimenti e una ricerca tra i decreti individua un atto di costituzione che risale al 2011...

Il Piano è davvero dettagliato, esplicita le azioni e gli indicatori utili alla verifica dell'attuazione delle azioni previste, inoltre prevede un impegno significativo di risorse (2,6 mln di € in 3 anni). Riprendiamo qui un capitolo:

"10. MODALITA’ OPERATIVE
Ciascun ente beneficiario (enti accreditati capofila, ASUR, Ambiti territoriali sociali) è responsabile della gestione amministrativa delle risorse assegnate, che vengono utilizzate obbligatoriamente secondo il
programma di Area vasta predisposto presso ciascun DDP, nel rispetto degli indirizzi Regionali e delle linee d’intervento sopra indicate.
I programmi territoriali vengono redatti con il concorso dei Servizi territoriali per le dipendenze (STDP), degli enti accreditati, degli Ambiti territoriali sociali, sentita l’Assemblea del DDP integrato. In materia di prevenzione gli obiettivi e gli interventi devono essere coerenti e coordinati con il Piano regionale della Prevenzione 2014/2018. Entro 45 giorni dall’approvazione del presente Piano ciascuna Area vasta ASUR trasmette alla Giunta regionale, Servizio Politiche Sociali e Sport, il relativo programma territoriale attuativo del Piano regionale, redatto secondo lo schema che sarà approvato con atto dirigenziale successivo. I programmi territoriali dovranno prevedere anche apposita sezione dedicata alle dipendenze da nuove tecnologie informatiche e social network; i servizi territoriali degli Enti accreditati concorrono alla redazione di questa apposita sezione assieme agli Ambiti territoriali sociali competenti per territorio. Ciascun programma deve prevedere il più ampio e capillare coinvolgimento degli ATS, delle scuole, dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta, dell’associazionismo compresi i gruppi di auto-mutuo aiuto (ai sensi della l.r. 3/2017, articolo 12), delle famiglie, degli esercenti (ove disponibili) e delle principali organizzazioni attive nella comunità portatrici d’interesse. Il Programma deve prevedere altresì forme di coordinamento/collaborazione con enti che erogano servizi di assistenza legale e per il contrasto all’usura nei confronti di persone con problemi economici determinati dal GAP.
Il programma potrà essere adottato con atto del direttore d’Area vasta, ovvero al programma dovrà essere allegato il verbale del Comitato dipartimentale sottoscritto da tutti i componenti, che attesti il percorso integrato e coordinato messo in atto e l’accordo sul programma. Entro 30 giorni dalla ricezione la Giunta regionale approva i programmi."

 

 

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