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Il problema della elevata (troppo) spesa farmaceutica territoriale nelle Marche è finito di recente anche sulle pagine di alcuni giornali perchè una cinquantina di Medici di Medicina Generale hanno ricevuto dall'ASUR - così è stato riportato - una sorta di multa (da 7 a 1500 euro) per prescrizioni inappropriate di farmaci. La palla passerebbe adesso ai pool di monitoraggio locali e all'Osservatorio Regionale per l'Appropriatezza (organismi previsti  sin dal  2007 nell'Accordo Integrativo Regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale).

Negli stessi articoli  di stampa sono state riportate alcune dichiarazioni a caldo interessanti perchè (correttezza della citazione a parte rispetto alla dichiarazione originale) corrispondono ad un sentire forse diffuso tra i colleghi medici di medicina generale (MMG): "la spesa è influenzata dai medici specialisti degli ospedali" e "in fondo ci debbono preoccupare di più che i medici prescrivono in difetto significativo rispetto alla media  piuttosto che non quelli che prescrivono in eccesso, che in fondo lo fanno per i loro pazienti". 

Il problema è complesso ed, a mio parere, così sintetizzabile. La tendenza delle Marche ad una prescrizione di farmaci con costi molto più alti delle altre Regioni del centro-nord è un dato storico costante ormai da molti anni.  Certamente dietro queste differenze ci sono importanti margini di recupero economico senza riduzione della efficacia degli interventi (anzi: un farmaco inappropriato è per definizione rischioso). Per le Marche questo stile prescrittivo vale una spesa di diversi decine di milioni di euro in più ogni anno rispetto a quella che si avrebbe con lo stile prescrittivo di una regione più attenta (nei grafici che seguono guardare bene la differenza in spesa procapite: la differenza pare piccola, ma vale decine di euro a persona, che per un milione e mezzo di abitanti...). Questo stile è di tutte le ex ASL e quindi in tutta la Regione vi è un approccio comune alla prescrizione dei farmaci e di tutte le categorie di farmaci, tranne quelle che dovrebbero essere prescritte di più (gli oppioidi per il trattamento del dolore).

Credo che si possa affermare abbastanza tranquillamente che c'è nella Regione Marche un problema culturale di appropriato utilizzo dei farmaci che è di sistema e verosimilmente coinvolge tutte le componenti (medicina specialistica, medicina generale, pediatria di libera scelta  e Università). Forse la popolazione stessa si aspetta forse questo atteggiamento.

E adesso  guardiamo i dati che ci offre l'ultimo report del Sant'Anna (dati 2016 confrontati con quelli 2015) sulla spesa farmaceutica territoriale sia rispetto alle altre Regioni che come confronto interno tra i diversi Distretti. Prima la spesa farmaceutica territoriale pro-capite nelle varie Regioni:

Adesso i dati per Distretto: tutti superano la spesa di 180 euro pro-capite che nessuna altra Regione raggiunge:

 Per i farmaci oppioidi siamo la regione (tra quelle che partecipano a questo osservatorio) in cui vengono prescritti di meno:

 

Se torniamo ad una prescrizione ad alto rischio di inappropriatezza (inibitori della pompa protonica) torniamo ai primissimi posti:

E di nuovo troviamo uno stile prescrittivo omogeneamente alto nella Regione:

Su questo problema del corretto uso dei farmaci nelle Marche si sta lavorando  molto da anni, ma forse le strategie vanno ripensate e gli strumenti di orientamento e controllo rivisti. Oggi lasciamo soprattutto spazio ai dati.

A proposito: può essere che i dati siano  sbagliati o diversamente interpretabili. Accettiamo correzioni e suggerimenti! 

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