×

Messaggio

EU e-Privacy Directive

Questo sito utilizza cookies tecnici e sono inviati cookies di terze parti per gestire i login, la navigazione e altre funzioni. Cliccando 'Accetto' permetti l'uso dei cookie, cliccando 'Rifiuto' nessun cookies verrà installato, ma le funzionalità del sito saranno ridotte. Nell'informativa estesa puoi trovare ulteriori informazioni riguardo l'uso dei cookies di terze parti e la loro disabilitazione. Continuando nella navigazione accetti l'uso dei cookies.

Visualizza la ns. Informativa Estesa.

Visualizza la normativa europea sulla Privacy.

View GDPR Documents

Hai rifiutato i cookies. Questa decisione è reversibile.
Print Friendly, PDF & Email

Nella sanità di oggi – con forti pressioni di diversa natura che spingono alla “fretta”- è forte il rischio di lavorare  senza una adeguata attenzione ai dati e alla dimensione progettuale. Eppure la rete mette a disposizione una rilevante quantità di dati e diversi soggetti, pubblici e privati, condividono documenti pienamente accessibili a tutti. Inoltre si posso creare spazi di dialogo e confronto che superano le distanze geografiche e permettono un vero dibattito pubblico e informato. E la salute dovrebbe attirare l’attenzione di tutti.

Pochi esempi potranno aiutare a capire la base delle nostre riflessioni.

Per un primo esempio a proposito dell’importanza dei dati  viene qui utile una parola un po’ misteriosa:“adempimento”. Il livello centrale attribuisce alle regioni l’obbligo di garantire qualità e completezza nella gestione dei flussi informativi nell’ambito del sistema dei cosiddetti (appunto) adempimenti. Certo assolvere a questi è fondamentale, visto che solo così le Regioni possono accedere alla totalità del fondo sanitario di loro spettanza.  Ma attenzione: la produzione dei dati non è solo un compito “formale” richiesto dal Ministero alle regioni. Il Ministero li chiede perchè ritenuti indispensabili al monitoraggio della performance dei sistemi regionali. Bene, vorremmo diradare l’alone di misteriosità su questo tema degli adempimenti  e fare in modo che l’obbligo di garantire la disponibilità dei dati (obbligo trasferito dalla regione alle direzioni nell’ambito degli obiettivi annuali delle stesse) fosse funzionale soprattutto alla loro circolazione ed utilizzo..

Altro significativo esempio è quello della mobilità sanitaria (ovvero dei marchigiani che scelgono di farsi curare in altre regioni e quindi così facendo spostano risorse destinate a questa regione ad altre): i dati degli ultimi anni documentano un incremento annuale del saldo negativo di mobilità, ma senza una analisi come impostare una strategia di recupero di queste risorse? Come approcciare questa problematica senza un coinvolgimento dei cittadini?

Bene: è nostra (presuntuosa) aspirazione quella di contribuire a mettere a disposizione su questi e molti altri temi le conoscenze disponibili, facilitandone la lettura anche ai non addetti ai lavori e di creare una piattaforma di discussione della politica sanitaria in modo di evitare che la “fretta” sia una cattiva consigliera della regione Marche…

Qualcuno* ha detto:

In God we trust; all others bring data”

(Crediamo in Dio; gli altri portino dati).

Lasciamo, ci mancherebbe altro, libertà di fede, ma per riconoscere la centralità di documentare quanto si afferma (in particolare in un settore dove sbagliare equivale a determinare sofferenze evitabili) facciamo di quella espressione il motto dell’Associazione Marche Sanità, certi di avere il contributo di molti!

 

 

PS: gli utenti registrati possono inserire commenti agli articoli e naturalmente proporre articoli!

 

* William Edwards Deming

Joomla SEF URLs by Artio