In realtà non siamo dei grandi appassionati delle varie classifiche sulle performance regionali in sanità, ma ci interessano tutte le notizie che in teoria dovrebbero scuotere il sistema sanitario marchigiano ed i suoi vertici politici troppo distratti tra nomine e rinnovi e cambi in corsa delle relative regole. La Regione Marche si gioca il terzo posto nella classifica per le Regioni cosiddette “benchmark” e si sente autorizzata ad autodefinirsi come sanità eccellente.
Che non siaproprio così lo dicono i dati del Sant’Anna e del CREA (Sono usciti i primi dati del Sant’Anna 2017) e adesso lo dice la valutazione ministeriale condotta sui dati 2016 con gli indicatori della griglia LEA. Non sono indicatori che ci convincono più di tanto, ma sono pur sempre quelli che la Regione utilizza per gli obiettivi degli Enti e dei Direttori. Bene, dall’ultima relazione 2018 della Corte dei Conti in fondo al capitolo sulla sanità (grazie a Quotidianosanità) si ricavano i dati 2016 della griglia LEA delle diverse Regioni confrontati con quelli 2015.
Nel 2016 (anno tutto intero “a carico” della attuale Giunta) le Marche passano dal settimo posto all’ottavo posto (per i dati precedenti: La sanità marchigiana tra le migliori d'Italia? Ricontrolliamo i numeri ...). Ed è una classifica in cui mancano le due Province Autonome di Trento e Bolzano (che in tutti i sistemi di valutazione compaiono costantemente ai primi posti) oltre al Friuli Venezia Giulia ed alle Valle D’Aosta che nella classifica CREA ci stanno davanti. Quanto al dettaglio degli indicatori avremo modo di tornarci.