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I dati della Regione Marche nel servizio Urbistat sono molto interessanti, ma certo quello che più colpisce è il dato relativo al Tasso di crescita della popolazione... -3,7. Crescita si fa per dire. 

Questo dato ha un'origine complessa (interessante è il dato del tasso migratorio ad esempio), ma ci ricorda subito un quesito: il nostro sistema sanitario è presente quando si tratta di affrontare una gravidanza?

In un recente articolo nel sito Dolce attesa si analizza il costo per l'assistenza sanitaria di una gravidanza: decisamente troppo, se questo evento è considerato strategico dalla collettività!

Una prima riflessione deve quindi essere rivolta alle strutture che hanno tra i propri scopi proprio questa tematica: i consultori familiari.

L'ultima analisi sull'operatività della rete dei consultori nella nostra regione è stata predisposta dall'ARS nel 2000 ed evidenziava un quadro di incompletezza dell'offerta e una  forte disomogenità in ambito regionale.  Una ricerca è stata poi svolta dal Ministero della Salute nel 2008 e in allegato viene riportata una ricognizione della situazione delle Marche del 2006, che tra l'altro afferma:
"Complessivamente, nei Consultori Familiari della regione Marche vengono impiegati 12 ginecologi, 42 ostetriche, 29 psicologi, 30 assistenti sociali, 2 pediatri, per un totale di 115 professionisti. Se fosse applicata la D.G.R. n. 202/1998 dovrebbero essere impiegati 260 professionisti".

Una delle indicazioni del Piano sanitario regionale 2012 - 2014 è proprio l'aggiornamento degli standard del 1998, ma con i numeri riportati nella seguente tabella è davvero difficile poter pensare che la maternità possa trovare una risposta:

 

Come per molte altre tematiche, non mancano le analisi e i dati utili alla progettazione di servizi adeguati alla risposta ai bisogni di salute della popolazione (profondamente modificati anche dai flussi migratori), anche nel contesto di una politica più generale per la famiglia (Consulta regionale per la famiglia): anche in questo ambito forse il cuore del problema non sta nei punti nascita (che vanno rivisti) e si ripropone la sfida di Schivare  l’invisibile e superare l’esistente…

 

 

 

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