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I Sindacati CGIL, CISL e UIL hanno recentemente richiamato l'attenzione sull'incremento degli infortuni nelle Marche e richiamato l'importanza di fare prevenzione.

Cosa dicono i numeri sull'attività di controllo sui luoghi di lavoro?

Il primo dato critico viene dalla valutazione di uno degli indicatori della Griglia LEA (Campionato nazionale della sanità: la griglia LEA) che evidenzia questo dato:

Indicatore 2014 2015 Standard di riferimento
Costo pro-capite assistenza collettiva in ambiente di vita e di lavoro (euro) 68,48 € 68,83 € > 85€

 

Il quadro comparativo di questo indicatore con le altre regioni e il trend confermano la presenza (almeno due anni fa, ma le cose sono cambiate nel frattempo?) di una significativa criticità.

La spesa è quindi inferiore allo standard indicato dal Ministero, sebbene con un lieve miglioramento tra il 2014 e il 2015: mancano comunque all'appello per le attività complessive dei dipartimenti di prevenzione (che al loro interno includono i Servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro) 16,17€ pro capite... (circa 24 mln di euro)!

Sulla attività di vigilanza vi è poi un indicatore specifico  nella griglia LEA, definito come  "Indicatore stabilito nel Patto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro (DPCM 17/12/2007)". Esso riflette le attività di controllo condotte dai servizi del Dipartimento della prevenzione delle ASL per la tutela della salute dei luoghi di lavoro e sembra evidenziare una situazione sufficienza dei controlli (sebbene sia evidente il differenziale con regioni come la Emilia Romagna, Toscana e Umbria):

Dati critici sono rilevati dal sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali (per accedere ai dati è sufficiente la registrazione che è aperta a tutti):

Indicatore 2015 2016 Variazione
N.aziende ispezionate/
N.aziende con dipendenti
5,91 5,68 -3,94 %
N.cantieri ispezionati/
N.cantieri notificati
18,60 13,54 -27,21 %
N.aziende ispezionate/
N.personale UPG SPSAL
47,97 46,62 -2,82 %
N.sopralluoghi/
N.personale UPG SPSAL
54,55 50,01 -8,32 %

Questi dati sono naturalmente preoccupanti specie nella realtà di una regione caratterizzata da piccole imprese che non hanno le competente necessarie alla gestione della sicurezza di lavoratori (e gli stessi imprenditori sono vittime di infortunio!) e spesso non vedono la presenza di una rappresentanza sindacale.

L'incremento del personale nella sanità è stato misurato dal dato del turn over (ovvero il livello di sostituzione delle cessazioni) e spesso questo ha significato garantire le dotazioni di personale dei servizi definite decenni fa, senza rapporto con la necessità di crescita di servizi nuovi e rilevanti, quali appunto per questo tema i Servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. 

L'allarme dei sindacati richiama la necessità di un potenziamento dei servizi per la sicurezza dei luoghi di lavoro e quindi delle attività di controllo.

Naturalmente, questo, come tutti gli interventi del blog, sono aperti ai commenti degli operatori del settori o alla segnalazione di correzioni / osservazioni (basta registrarsi per mettere un commento!).

 

 

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