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Il Giornale di oggi dedica due pagine alla spesa sanitaria con il titolo: "Costa di più e spreca di più: Così la sanità di mangia il PIL". E' triste veder trattato con tanta superficialità un tema cosi' delicato come la sanità: un insieme di dati analizzati in modo approssimativo e spesso contraddittorio.

L'affermazione che la spesa sanitaria complessiva (inclusa quella sostenuta in proprio dai cittadini) sia definibile stratosferica perchè raggiunge una quota del PIL dell'8,9% è solo dimostrazione di approssimazione da parte del giornalista (eppure nel sito che gestisce i dati sulla spesa sanitaria in Europa ci sono...), come l'affermazione sulla crescita della spesa sanitaria senza riflessione sull'impatto dell'innovazione (forse è sfuggito il ritardo di introduzione del trattamento di una patologia come l'epatite C...). 

Lasciando quindi da parte il commento del giornalista, i dati illustrati (dati 2016 - fonte Truenumbers, sito promosso dall'autore dell'articolo) in alcune tabelle dicono delle Marche:

Regioni e deficit: il maggiore attivo  2016 tra le regioni in sanità (Marche = + 14,4 mln di Euro, il secondo più grande attivo è del Piemonte con 7,2 mln di Euro).

Sanità privata: incremento 2002 - 2016 della spesa pubblica per comprare servizi sanitari privati (Marche = +4,0%, quinta dopo Molise +9,7%, Lombardia +6,5%, Sicilia +5,5% e Liguria +4,1%).

Farmaci: elevata spesa pro capite per farmaci  2016 (Marche = 177,39; ottava posizione dopo Campania 217,58, Puglia 213,11, Calabria 204,53, Abruzzo 201,29, Lazio 198,05, Sicilia 188,94 e Sardegna 188,71). In questo blog: Farmaceutica... la spina nel fianco!

Interessante è il dato sul turismo sanitario che vede l'Italia al quarto posto in Europa, con un valore complessivo di 46.9 miliardi di Euro. Forse anche nella Regione Marche si potrebbe immaginare una qualche progettualità strategica in merito, magari in sinergia con la promozione turistica.

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