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In queste mie esternazioni cito spesso Franco Di Stanislao. I motivi potrebbero essere tanti, ma in realtà in questa sede io lo ricordo soprattutto per le citazioni, gli spunti, le cose che mi ha segnalato e che ogni tanto mi tornano buone. Oggi, ad esempio, mi è tornato in mente il video con il gorilla davanti all’ascensore che è il classico test per l’attenzione selettiva. Video che Remo ha già usato in precedenza nel blog, ma oggi tocca a me!

Per il test vi viene chiesto quante volte ne video dei ragazzi si passano la palla davanti ad un ascensore. E il video parte. E voi contate. Dopo di che vi viene chiesto quante volte un gorilla è passato in mezzo ai ragazzi che si muovono passandosi la palla. Un gorilla? E chi l’ha visto? Fate ripartire il video e dopo un po’ ridete, sorridete o sghignazzate (a seconda del carattere: io quando Franco me lo fece vedere per la prima volta sghignazzai. Oggi non so).

Dice: e che c’entra  con www.marchesanita.it.?
Potrebbe entrarci e molto.

Mi sono chiesto se per caso mi/ci stesse sfuggendo qualcosa di grosso, mentre contiamo i passaggi di palla che nel nostro caso equivalgono innanzitutto alla  durata delle liste di attesa. O all'andamento della mobilità, al punteggio LEA, al numero di posti letto di cure intermedie attivato, …
C’è chi dice che la conta di questi indicatori va bene e chi dice che la conta non va bene.
Ma cosa sta passando e magari non lo vediamo? Ed è piu importante di quei dati pure rilevanti?

E senza farmi distrarre da queste conte ho visto passare non un gorilla, ma una famiglia di gorilla che manco al Volcanoes National Park, Ruanda: i distretti non sono in grado di governare ciò per cui sono stati istituiti (non è il caso di ricordarlo, sarebbe offensivo); non esiste nel sistema una organizzazione strutturata per la gestione dei temi della qualità e sicurezza; negli ospedali è difficile entrare, ma è ancor più difficile uscire; le nuove professioni non vengono valorizzate (i dipartimenti delle professioni?), mentre quelle storiche si sentono marginalizzate (ricordiamo le motivazioni dello sciopero dei medici?); il sistema visto dalla parte di chi ci lavora e da quella di chi lo utilizza assomiglia poco a quello vista dalla parte di chi lo governa; il livello di integrazione della medicina generale nel sistema risente di un accordo decisamente più arretrato rispetto ad altre realtà; i servizi domiciliari sono carenti; della salute mentale abbiamo appena parlato..

Aiuto, adesso che  ci sto facendo caso, sto perdendo il conto dei gorilla!

D’accordo con Remo cercheremo di stare più attenti ai gorilla! Per noi sono tutti quei fenomeni di maggior peso, che al di là dei dati con cui il sistema è abituato a giocare, corrispondono ai veri nodi di fondo del sistema. O c'è qualcuno che pensa che qui da noi, nella nostra sanità,  i gorilla non ci siano e basta contare i passaggi di palla? Da fuori si vedono benissimo però e sono tanti!

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