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In un precedente articolo con lo stessa seconda parte del  titolo, è stato affrontato il problema della necessità di programmare il fabbisogno di fisioterapisti (e degli altri professionisti dell’area della riabilitazione) sulla base dei bisogni di riabilitazione della popolazione. In particolare, si è sviluppato un ragionamento di quanta riabilitazione sia prevista nei PDTA (tanta, ad esempio per l’ictus) e quanta ne venga effettivamente garantita (molta meno, sempre nel caso dell’ictus).

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Oggi facciamo una sintesi e tiriamo le conclusioni, quelle che oggi elegantemente si chiamano  take home messages, dell'intervista a Riccardo Sestili sul Sistema di Emergenza Territoriale 118 della Regione Marche.

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La stima della mortalità alcol-attribuibile per l’Italia elaborata dall’Osservatorio Nazionale Alcol nell’ambito del progetto Ccm: “L’alcol in Italia e nelle Regioni. Valutazione epidemiologica del rischio sanitario e sociale dell'alcol in supporto al Piano Nazionale di Prevenzione e alla implementazione del Piano Nazionale Alcol e Salute” mostra che in Italia nel 2010 complessivamente 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni sono morti per cause totalmente o parzialmente attribuibile al consumo di alcol: una semplice proporzione può far stimare i marchigiani morti ogni anno in circa 400! 

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Non è un buon momento per fare commenti sul risultato delle elezioni politiche nel blog di un sito locale a esclusivo contenuto tecnico e di settore (non per niente si chiama www.marchesanita.it). Sono giornate piene nei media di qualunque tipo di analisi di questo risultato assieme a cronache di dettaglio sulle singole vicende di qualche candidato eccellente, ma fatto fuori, o di qualche neofita della politica che adesso andrà in parlamento contro ogni previsione. Insomma, qualunque cosa scrivi qui non verrà verosimilmente letta. Gli accessi al sito sono questi  scarsi, perché adesso l’attenzione è per motivi comprensibili altrove.

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