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In effetti nelle Marche di Servizi Sanitari Regionali ce ne sono due. Il primo è quello dei comunicati stampa della Regione. E’ un Servizio Sanitario in cui succedono le cose che un recente comunicato stampa sulla rete oncologica (comunicato associato ad una conferenza stampa sul delicato tema del rimborso delle spese di viaggio ai malati oncologici) ci descrive bacchettando chi specula per pura propaganda e quindi danneggia i cittadini marchigiani e colpisce i professionisti che il comunicato ringrazia perché lavorano con impegno e dedizione assoluta. Quando ho letto questo passaggio mi sono agitato sulla sedia e mi sono chiesto “ma staranno parlando anche di me?”. Io, lo giuro, non voglio colpire i professionisti e allora ho detto "adesso prendo appunti e cerco di capire come stanno veramente le cose". Ed ecco apparire dal comunicato stampa il primo dei due Servizi Sanitari Regionali delle Marche, un sistema in cui (guardate come ho schematizzato bene il tutto):

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Periodicamente vengono fuori considerazioni politiche sull’andamento della mobilità sanitaria che derivano da una lettura dei dati sbagliata o, meglio ancora, incomprensibilmente sbagliata.  I dati sulla mobilità vengono riportati in tabelle approvate dalla Conferenza dei Presidenti – Presidenti che le dovrebbero conoscere bene, si presume - e allora vederli mal riportati in Comunicati stampa della Regione ti fa  chiedere da cosa dipenda questa lettura sbagliata. Propendiamo per una causa legata alla troppo fretta di dire che i dati di mobilità dimostrano che le cose vanno meglio grazie agli investimenti fatti su tecnologie e personale. Anche se poi i dati dicono altro. E allora vediamoli questi dati (ufficiali, lo ricordo ancora). Io cercherò di aiutarne la comprensione, ma ci vuole un po’ di pazienza ed attenzione. Di solito, purtroppo, superiore a quelle richieste dalla lettura di un comunicato stampa.

Se questa pazienza non ce l'avete vi do subito il dato finale: nel 2017 il saldo negativo di mobilità effettivo a carico del Servizio Pubblico è aumentato nelle Marche di 6 milioni di euro rispetto al 2016.  Se invece avete un po' di pazienza e vi volete rendere conto di come si arrivi a questo dato mettetevi comodi e andate avanti. 

 

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Ovviamente non conosco la risposta, ma posso dare una mano a chi abbia voglia di farsi una idea. Idea che mi farò io stesso scrivendo questo post. Un buon punto di partenza è la esperienza della Regione Toscana che ha costruito 4 ospedali contemporaneamente col project financing. Per aiutare la comprensione del problema utilizzerò il punto di vista sia dei “nemici” del project financing (il blog di Salute Internazionale) e sia quello di chi lo difende (la Regione Toscana ovviamente).

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La trasparenza è sicuramente una delle dimensioni che le pubbliche amministrazioni dovrebbero presidiare con maggiore attenzione. Ci sono infiniti riferimenti normativi e culturali, ma mi limito a rimandare ad un documento della Camera (quella Camera!). I principi alla base della teoria e della pratica della trasparenza dovrebbero essere (parole mie)  quelli di mettere in condizione i cittadini e le loro diverse forme di espressione di essere informati rispetto ai processi decisionali più significativi. In questo i modo i cittadini e chi li rappresenta possono vigilare e partecipare all’azione di tutela (nel nostro caso) della salute pubblica. In molti casi solo con la trasparenza si possono spiegare i cambiamenti che si intendono adottare e farli accettare perlomeno alla maggioranza degli interessati, siano essi cittadini (e loro associazioni) o operatori ( e loro associazioni).

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