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... è ora di sporgersi un po' tutti di piu?

Un grande Gioele Dix:

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Una cosa che non ho mai capito fino in fondo è il tetto di spesa per il personale imposto alla sanità che mi ricorda tanto l'imposizione di una scarpa 39  a uno che di piedi c'ha 40 ed è ancora nell'età dello sviluppo! Ma siccome questo vincolo c'è e c'è da tanto succede che, nonostante la sanità notoriamente la facciano le persone, e quindi le risorse umane, il Piano sanitario vigente (2012-2014...), un documento di 289 pagine, diventa sostanzialmente  riassumibile nelle seguenti poche righe di pagina 268:

"Nel triennio 2012-2014, i risparmi da conseguire verranno collocato assicurando che la spesa del personale sia pari al 70% del valore economico relativo alle cessazioni stimate per ciascun anno applicando il criterio del costo medio per profilo e per categoria".

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C'è una importantissima tabella nell'ultimo BES Istat 2017. In questa tabella si vede (lo abbiamo già ricordato) un dato su cui riflettere: nelle Marche la speranza di vita alla nascita è più alta della media (83,4 contro 82,8), mentre la speranza di vita in  buona salute alla nascita è più bassa della media (57,4 contro 58,8 con il Trentino a 67,3 e l'Emilia-Romagna a 62,3).

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L’intervista di oggi parte da una amicizia, quella con Carlos Chiatti. Anche lui è uno di quelli che a trentotto anni ha già un curriculum di solito associato a grandi calciatori (nato nelle giovanili della Salernitana è stato scoperto dagli osservatori dell’Inter….) o chef celebrati (dopo un paio di anni da Gualtiero Marchesi è andato a Lione alla corte di..). Nel suo caso, laureato in Economia, ha lavorato, spesso contemporaneamente, all’Università Politecnica delle Marche, all’INRCA di Ancona, all’Università di Lund in Svezia passando per l’Università di Newcastle e stringendo rapporti con ricercatori di tutto il mondo. Ma ha sempre vissuto a Falconara Marittima, dove adesso lo sto intervistando. Sarebbe anche nato in Spagna (Carlos), ma questa non è una biografia.

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Da molti anni ormai la Regione Marche, al pari delle altre Regioni, ha formalizzato nei sui atti il ricorso alle reti cliniche come logico adattamento alla rete ospedaliera delle indicazioni del DM 70 del 2015. In particolare, a partire dagli anni anni ’13-14, vi è stata una esplosione di gruppi di lavoro ed atti aventi come tema le reti cliniche, la loro declinazione e la loro attivazione. La DGR 1219/2014 (che riprendeva le precedenti 1345/13 e 551/2013) ne elencava 43, di cui diverse con subarticolazioni importanti che fanno salire la conta delle reti cliniche a regime ben oltre 50.

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